Sostenibilità, quanto cibo abbiamo sprecato nei giorni del Covid?

di Redazione Ricicla.tv 18/05/2020

Stando all’ultimo rapporto Waste Watcher, nelle case degli italiani si sprecano oltre 2.200.000 tonnellate di cibo ogni anno, per una stima di 36,54 chilogrammi a testa. Secondo Coldiretti gli sprechi costano all’anno ben 16 miliardi di euro: quelli domestici rappresentano il 54% del totale, la ristorazione il 21%, la distribuzione commerciale il 15%, l’agricoltura l’8% e la trasformazione il 2%.

Ma quanto ha inciso il lockdown su questi numeri? Come è cambiato il rapporto degli italiani con gli avanzi, nei giorni in cui il cibo è stato protagonista della “reclusione” domestica di molti di noi? A queste e altre domande sta provando a dare risposta lo studio “Cambiamenti nella produzione di rifiuti alimentari nelle famiglie dell’Unione Europea a causa del COVID 19”, progettato e condotto dall’Università di Harokopio (Grecia), in collaborazione con l’Università di Viterbo (Italia) e l’Università di Bologna (Italia).

Lo studio punta a indagare le conoscenze e gli atteggiamenti delle famiglie in Grecia e in Italia nell’ambito delle misure di protezione COVID-19, in merito allo spreco alimentare e alla sua prevenzione. Per farlo è stato messo a punto uno speciale questionario da compilare dopo che per 24 saranno state annotate qualità e quantità dei prodotti alimentari buttati via, insieme al motivo per il quale si è deciso di disfarsene.

I risultati dello studio, che verrà svolto in contemporanea sia in Italia che in Grecia, oltre a permettere di studiare le principali cause della generazione di rifiuti alimentari e le pratiche comportamentali che possono portare alla sua riduzione, dicono i promotori, forniranno un supporto di dati fondamentale per aiutare la pianificazione e l’attuazione degli interventi di prevenzione degli sprechi alimentari.

 

 

 

 

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