C’è chi nega la parola emergenza, ma la situazione che vive in queste ore la Capitale, è ai limiti della sopportabilità per i cittadini che, da ogni quartiere, denunciano cassonetti pieni, rifiuti non raccolti e situazioni ai limiti dell’igiene urbana. Un nuovo intoppo, la manutenzione dell’impianto austriaco verso il quale viene indirizzata la gran parte dei rifiuti indifferenziati romani, e lo spettro di una nuova emergenza aizza la Regione che, attraverso l’assessore Mauro Buschini, indirizza una missiva al vetriolo all’assessora Pinuccia Montanari e alla sindaca Virginia Raggi.
«Servono urgenti misure di breve, medio e lungo periodo per mettere in sicurezza la salute, l’igiene e la tutela ambientale» si legge nel documento. Secca la risposta della Montanari: «La regione Lazio ha un piano rifiuti vecchio. Rigettiamo ogni attacco, e, rigettiamo anche ogni ipotesi riguardante discariche di servizio, varie ed eventuali». In un’intervista rilasciata al quotidiano romano il Messaggero l’assessora ribadisce: «L’Europa ci dice che discariche e inceneritori sono il passato. Perché allora questo pressing di Regione e Ministero per costruirli? Con l’aumento della differenziata non ne avremo bisogno».
In queste ore la raccolta starebbe ripartendo. I Tmb di via Salaria e quello di Rocca Cencia, lavorano senza interruzione grazie ai turni straordinari imposti ai dipendenti. Anche gli impianti di Cerroni commissariati, dovrebbero tornare a lavorare 1250 tonnellate di immondizia come richiesto dal Campidoglio. Ma anche se si cerca di riportare la situazione alla normalità, le cicliche emergenze che travolgono Roma, dimostrano che il sistema è troppo fragile per superare senza conseguenze il minimo intoppo.
Proprio ai microfoni di Ricicla.tv la scorsa settimana, la Montanari rassicurava: «Entro il 2021 Roma produrrà meno rifiuti e non ci sarà bisogno che di trattare una minima parte del materiale post consumo». Ma la Regione insiste affinché l’amministrazione comunale concluda subito l’iter per l’adozione del nuovo piano regionale del ciclo integrato dei rifiuti ormai in fase conclusiva, ma che è condizionato dalle scelte che Roma Capitale dovrà compiere e che sono di sua esclusiva competenza e responsabilità.
Sulla questione interviene anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: «Sono mesi che garantiamo la massima collaborazione interistituzionale per aiutare Roma e i Romani, mettendo in atto tutte le procedure amministrative finalizzate ad esportare i rifiuti all’estero. Mi auguro che nessuna emergenza sconvolga la Capitale».