Procedure, criteri e modalità per svolgere le operazioni necessarie ad eliminare o ridurre gli inquinanti dai siti contaminati. Tra legislazione nazionale e norme comunitarie si inseriscono degli interventi che diventano veri e propri casi studio per l’intero settore delle bonifiche, sia sul fronte delle modalità di ripristino ambientale che su quello delle tecnologie. Se ne è parlato oggi alla Camera dei Deputati nell’incontro dedicato alle “Bonifiche dei siti contaminati e Tecnologie innovative”, organizzato dalla Commissione d’Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti in collaborazione con RemTech Expo 2017, l’evento più specializzato in materia di bonifiche in programma dal 20 al 22 settembre prossimi a Ferrara con la media partnership di Ricicla.tv.
Quello di oggi è già il terzo seminario propedeutico alla tre giorni ferrarese: l’evento inaugurale di RemTech Expo saranno proprio gli Stati Generali delle Bonifiche: i punti del programma sono stati anticipati dalla Project Manager di RemTech Expo, Silvia Paparella, e da Igor Villani, Coordinatore del Comitato Scientifico di RemTech.
Alessandro Bratti, Presidente della Commissione d’Inchiesta che ha promosso la giornata nelle vesti di moderatore del seminario, si è soffermato su quanto l’appuntamento di settembre possa essere occasione, tra l’altro, per tirare le somme sul lavoro svolto dall’organo parlamentare nel corso di questa legislatura durante la quale, secondo Bratti, molte opere di risanamento hanno dato un segnale di avanzamento rispetto all’immobilismo in cui troppe procedure versavano.
Nella prima parte della mattinata spazio alle voci dalle istituzioni, che testimoniano il lavoro ordinario e straordinario del Governo rispetto alla gestione delle criticità ambientali del territorio, sia che scaturiscano da emergenze che quando, invece, siano eredità del passato. Spazio quindi alle analisi della dirigente della sezione bonifiche del Ministero dell’Ambiente, Laura D’Aprile, che ha sottolineato il valore della collaborazione di questi anni tra i tecnici del MATTM e la Commissione Ecomafie, e del vicepresidente del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale, Luca Marchesi, che ha puntato l’attenzione sul ruolo centrale che il nuovo sistema a rete SNPA costituisce per garantire una copertura ambientale omogenea sul territorio. Spazio anche alla regina di tutte le “Case History” delle bonifiche italiane, quella del SIN di Taranto, nell’esperienza tra criticità e grossi risultati di riqualificazione testimoniata dal Commissario Straordinario del Sito di Interesse Nazionale pugliese insediatasi nel 2015, Vera Corbelli.
Il confronto ha visto anche l’intervento delle associazioni, con ambientalisti e mondo delle imprese seduti allo stesso tavolo a testimonianza di quello che è un dialogo fitto e costante tra legislatore, territori e industria. Un confronto che ha visto a rappresentare le associazioni ambientaliste Rossella Muroni, presidente di Legambiente, e Luigi Mansi, vice presidente di Federchimica, associazione in orbita Confindustriale, sul fronte dell’industria manifatturiera.
Decontaminazione dei terreni, risanamento delle falde, tecniche di “bio-remediation” e soluzioni informative 2.0: la seconda parte della giornata è proseguita dando spazio alle più innovative tecniche e tecnologie nel campo delle bonifiche, offrendo così un orizzonte di prospettiva che partendo dall’esperienza dei privati sia in grado di aprire ad un futuro di sempre maggior prospettiva.
«Negli ultimi anni – ha dichiarato intervenendo per la chiusura dei lavori il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti – le aree liberate e restituite agli usi legittimi cono passate da 1482 ettari del 2013 a 4289 ettari nel 2014, mentre oggi gli ultimi dati disponibili ci dicono che abbiamo bonificato 6172 ettari. Di fatto l’attività si e’ quadruplicata. Le risorse complessivamente stanziate dal mio ministero per le aree di competenza pubblica nei Sin- conclude il ministro- ammontano nel tempo a circa 2 miliardi di euro. Nell’ultima programmazione di fondi FSC ci sono 442 milioni di euro destinati ai siti d’interesse nazionale».
Con le conclusioni del Ministro Galletti e l’arrivederci agli Stati Generali di settembre si conclude questa giornata di lavori e di confronto tra istituzioni, associazioni e imprese. Ma il percorso di avvicinamento a RemTech Expo 2017 non finisce qui: il prossimo incontro propedeutico è in programma il prossimo 6 giugno e sarà dedicato al segmento parallelo “ESONDA” per parlare di “Nuove frontiere per la ricerca, la sostenibilità ambientale e la comunicazione nel settore dell’acqua”.