Nonostante le difficoltà causate dall’emergenza pandemica, lo scorso anno sono state recuperate oltre 365mila tonnellate a livello nazionale
Cresce di oltre 6 punti percentuali la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici nel 2020, superando le 365mila tonnellate su base annua. A un anno dal lockdown che per settimane aveva paralizzato l’intera filiera con l’interruzione dei conferimenti ai centri di raccolta e lo stop degli impianti di trattamento, i numeri del Centro di Coordinamento Raee restituiscono la fotografia di un sistema che anche nel corso di un periodo travagliato ha saputo recuperare e addirittura fare meglio dei 12 mesi precedenti.
A un calo del 40% di volumi raccolti nei primi mesi della pandemia ha, infatti, fatto seguito a partire da maggio un aumento dei tassi di raccolta per tutte le categorie di Raee. Il raggruppamento più importante resta quello dei cosiddetti “grandi bianchi” con oltre 125mila tonnellate. Il risultato è frutto del lavoro condotto con costanza e puntualità dai sistemi collettivi dei produttori che nonostante le difficoltà legate all’emergenza pandemica nel 2020 hanno garantito 200mila 131 ritiri sull’intero territorio nazionale con una media di 564 ritiri al giorno.
Performance che, tuttavia, non consentono all’Italia di centrare il target Ue del 65% di raccolta sulla media dell’immesso a consumo dei tre anni precedenti. Obiettivo che, va detto, resta al momento fuori dalla portata di gran parte dei paesi europei. A pesare sul percorso italiano verso i target comunitari la non capillare distribuzione dei centri di raccolta comunali, soprattutto al Sud, ma anche la gestione non corretta delle vecchie apparecchiature da parte dei distributori obbligati al loro ritiro in sostituzione dei nuovi elettrodomestici venduti. Fenomeni che spianano la strada al cosiddetto “canale informale”, un sottobosco di raccoglitori e impianti di trattamento poco trasparenti sempre pronto a sfruttare le falle del sistema ufficiale per intercettare Raee da smantellare alla buona, recuperando solo i materiali rivendibili, principalmente metalli, e smaltendo quanto resta in maniera abusiva con ripercussioni sia sul piano ambientale che su quello economico.
Ed è proprio al duplice impatto di fenomeni di gestione illecita dei rifiuti, compresi quelli da apparecchiature elettriche ed elettroniche, che domani sarà dedicata una tavola rotonda nell’ambito dell’evento di presentazione del rapporto sull’andamento della raccolta nel 2020, promosso dal Centro di Coordinamento Nazionale con la media partnership di Ricicla.tv.
“Domani il centro di coordinamento Raee presenta il suo rapporto annuale. Oltre 365mila tonnellate raccolte. Ma che cosa succede quando le tonnellate spariscono o quando qualcuno immette qualche apparecchio non dichiarandolo? Questi sono i temi che tratteremo insieme ai nostri ospiti nella giornata di domani per parlare di raccolta mancante o di immissione sul mercato non corretta”, spiega Fabrizio Longoni, Direttore generale CdC Raee.