Maggiori contributi economici e due fondi speciali per spingere la costruzione di infrastrutture e le attività di sensibilizzazione dei cittadini: ecco il nuovo accordo di programma per la raccolta dei Raee nei luoghi di raggruppamento della distribuzione
Premi di efficienza rivisti al rialzo e nuovi fondi per spingere lo sviluppo della raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici nella grande distribuzione. Sono solo due delle principali novità dell’accordo di programma che chiama in causa il Centro di Coordinamento Raee, le associazioni di categoria della distribuzione e dei produttori di apparecchiature elettriche e le aziende di raccolta dei rifiuti. Uno strumento per consolidare la funzione sempre più centrale svolta dal retail di elettrodomestici e prodotti tecnologici nella cornice del sistema nazionale di raccolta e avvio a corretto trattamento dei Raee. “Attualmente il 24% dei Raee raccolti sul territorio nazionale, quindi quasi uno su quattro, arriva dal canale della distribuzione – spiega il direttore generale del CdC Raee Fabrizio Longoni – canale che rappresenta sempre più spesso la prima interfaccia per i consumatori che abbiano necessità di disfarsi delle proprie apparecchiature a fine vita”. Merito anche di un quadro normativo che negli ultimi dieci anni ha puntato a trasformare la distribuzione e i suoi luoghi di raggruppamento (dove vengono stoccati i rifiuti elettrici prima di avviarli a trattamento) in un autentico hub del sistema nazionale Raee, da affiancare alla funzione tradizionalmente svolta dai centri comunali di raccolta. Dal 2010 infatti, con l’introduzione del regime ‘1 contro 1’, gli operatori del retail sono obbligati a ritirare le vecchie apparecchiature dal cliente che acquisti un nuovo prodotto equivalente, mentre dal 2016, con il cosiddetto ‘1 contro 0′, le piccole apparecchiature come smartphone e caricabatterie possono essere consegnate gratuitamente ai negozi con superficie superiore ai 400 mq senza obbligo di acquisto. “L’obiettivo è far crescere ulteriormente queste quantità”, sottolinea Longoni.
L’intesa, valida per il triennio 2022-2024, definisce modalità e tempi di ritiro dei Raee dai luoghi di raggruppamento della distribuzione, l’organizzazione della raccolta ma anche, e soprattutto, il meccanismo delle premialità, ovvero i contributi economici riconosciuti, per ogni tonnellata di Raee, dai sistemi collettivi dei produttori di apparecchiature tecnologiche ai distributori che abbiano saputo garantire performance efficienti di raccolta. Un meccanismo che viene profondamente rinnovato e che entrerà in vigore a partire dal primo trimestre 2023. Al livello base dei contributi, “che viene aumentato del 10% rispetto ai valori precedenti – spiega Longoni – sono stati aggiunti due nuovi livelli di premialità incrementata”. Nello specifico, il contributo a tonnellata che sarà riconosciuto nel 2023 per ogni categoria di Raee raccolta nel 2022 è incrementato per i distributori che abbiano saputo garantire quantità pari all’anno precedente, e ulteriormente aumentato per chi garantisca un incremento della raccolta del 10%. Per i Raee raccolti nel 2023, l’incremento della premialità che sarà riconosciuta nel 2024 scatterà per chi abbia raccolto almeno il 5% o il 10% in più rispetto all’anno precedente. “Uno stimolo costante a essere sempre più attenti alla raccolta e anzi – chiarisce Longoni – a richiedere addirittura il conferimento dei Raee ai consumatori, ove possibile, per evitare che vadano dispersi“.
Accanto alle maggiori premialità, e sempre nell’ottica del miglioramento delle performance di raccolta, nell’ambito del nuovo accordo quadro i sistemi collettivi dei produttori metteranno a disposizione della distribuzione anche due nuovi fondi da 300mila euro per il triennio dal 2022 al 2024. Il primo da assegnare alle associazioni di categoria che si
impegnino nella creazione di nuovi luoghi di raggruppamento della distribuzione presso i loro associati, per “promuovere l’infrastrutturazione operativa lungo tutta la penisola”, spiega Longoni. Il secondo fondo andrà invece ai distributori che scelgano di sviluppare progetti sperimentali per incrementare la raccolta. “L’obiettivo è quello di spingere i gestori dei luoghi di raggruppamento a essere sempre più attivi nelle iniziative di comunicazione e di erogazione dei servizi ai consumatori che devono dismettere le proprie apparecchiature”. “Siamo certi che le premialità e i meccanismi a esse correlati, previsti dal nuovo accordo di programma favoriranno la crescita della rete complessiva di luoghi di raggruppamento della distribuzione iscritti al CdC Raee in tutto il Paese e conseguentemente sosterranno il miglioramento continuo della raccolta complessiva – dice il presidente del CdC Raee Alberto Canni Ferrari – e al tempo stesso favoriranno la riduzione del fenomeno della dispersione dei rifiuti tecnologici”.