La Giunta regionale pugliese ha approvato il trasferimento dei rifiuti indifferenziati della città di Roma su richiesta della Regione Lazio per un quantitativo di 150 tonnellate algiorno, pari alla metà di quello richiesto, per soli 30 giorni. Il provvedimento è stato adottato previa istruttoria tecnica, in cui è stata verificata la fattibilità e la disponibilità da parte degli impianti di trattamento pugliesi di poter ricevere tale quantitativo. Tale disponibilità deriva dal fatto che è aumentata sensibilmente la percentuale di raccolta differenziata in Puglia, che è passata negli ultimi due anni e mezzo dal 32% al 48%. “Un risultato possibile – si legge in una nota – grazie alle politiche pubbliche in materia di rifiuti intraprese dalla Regione Puglia e alla proficua collaborazione con i sindaci”.
“Apprezzo la disponibilità del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e della sua Giunta che ringrazio – dichiara il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – un gesto di solidarietà istituzionale per affrontare l’emergenza rifiuti nella Capitale. Gli accordi con Abruzzo e Puglia – ha aggiunto – evidenziano ancora una volta l’impegno della Regione Lazio a sostenere il Comune di Roma per superare le forti criticità emerse nelle ultime settimane nella gestione dei rifiuti urbani”.
La disponibilità ad accettare rifiuti da fuori regione in maniera contingentata e a termine, spiega l’amministrazione regionale pugliese, si inscrive in una rigorosa riorganizzazione dei flussi di rifiuti in entrata e uscita. Osservando i dati dell’ultimo decennio emergerebbe infatti un ingresso di rifiuti in Puglia costante in particolare proveniente da Lazio e Campania. “Trend interrotto – spiega la Regione – per la prima volta nell’ambito delle attività di piano poste in essere nell’ultimo anno dall’amministrazione regionale. Questa regolazione dei flussi fa si che la Puglia riceva, come in questo caso, solo quantitativi controllati e solo per brevi archi temporali, osservando il principio di leale collaborazione tra istituzioni nel far fronte a situazioni emergenziali”. Prima dell’ok è stata effettuata una ulteriore verifica presso gli impianti di trattamento che dovranno ricevere i rifiuti e gli stessi hanno dichiarato di avere le biocelle libere e disponibili alla ricezione.