Un protocollo d’intesa per sviluppare nuovi sistemi di raccolta differenziata dei rifiuti da adattare ai vari quartieri della città. Lo hanno siglato oggi a Napoli Comune e Asia con il consorzio Conai. Manfredi: “Recuperare i ritardi migliorando qualità e quantità della raccolta”
Rivitalizzare la raccolta differenziata in città affidandola alle cure di chi, nell’ultimo quarto di secolo, è riuscito a farne una best practice di riferimento nel panorama europeo dell’economia circolare. Con la sigla di un protocollo d’intesa, il Comune di Napoli e la municipalizzata Asia puntano sulle competenze del Conai, il consorzio nazionale imballaggi, per ridisegnare la raccolta e avvio a riciclo dei rifiuti prodotti dalle utenze cittadine, adeguandola alle necessità delle varie aree della città. “La nostra idea è quella di estendere la raccolta differenziata a tutte le Municipalità, a partire dalla sesta – ha spiegato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – Conai ci aiuterà a fare in modo che il sistema sia adattabile alle varie realtà della città, molto diverse tra loro per conformazione urbanistica, abitanti e servizi. Dobbiamo fare un’azione ‘customizzata’ – ha chiarito – rispetto alle esigenze del territorio”.
Il protocollo servirà insomma a cucire su misura la raccolta differenziata nei vari quartieri. A valle di una mappatura completa di tutti i servizi di gestione dei rifiuti attivi sarà predisposto un piano di fattibilità tecnica, economica e gestionale per l’applicazione del nuovo sistema in una serie di Municipalità selezionate. “Faremo uno studio per capire in quali Municipalità ci sono progetti in essere o magari interrotti per carenze di personale o contrasti con i cittadini – ha spiegato l’amministratore unico di Asia Domenico Ruggiero – avvieremo la fase di screening sulle Municipalità già a partire dalla seconda metà di agosto, per poi decidere a fine settembre su quali realtà intervenire”. “Ogni quartiere ha le sue esigenze – ha aggiunto il presidente di Conai Luca Ruini – lo studio ci consentirà di capire come sviluppare la raccolta in maniera corretta e ci dirà esattamente cosa fare nei singoli quartieri, poi insieme al sindaco decideremo da quali partire. In base alla nostra esperienza posso però affermare che se c’è una volontà politica forte, i risultati arrivano in tempi brevi“.
Oltre a fornire supporto nella fase di messa a punto del piano, Conai collaborerà allo start up nelle Municipalità selezionate e alla campagna di comunicazione e metterà a disposizione di Comune e Asia il sistema informatico di tracciabilità MySir, grazie al quale sarà possibile monitorare tutti i flussi del nuovo piano di raccolta e calibrare gli eventuali interventi correttivi. “È il primo di una serie di accordi che sigleremo con le città metropolitane per trasferire le competenze acquisite dal consorzio sul fronte della progettazione dei sistemi di raccolta differenziata – ha detto Ruini – l’obiettivo è far crescere la raccolta e la valorizzazione dei materiali, promuovendo una differenziata di qualità. Solo così possiamo sfruttare le miniere urbane delle nostre città, tanto più preziose in un periodo come quello che stiamo vivendo, segnato da una grande necessità di materie prime e di energia”.
Nato nel 1997, il sistema composto da Conai e dai consorzi di filiera per i materiali da imballaggio è oggi leader europeo del riciclo, e con il suo 73% è riuscito a raggiungere e superare in anticipo l’obiettivo europeo del 65% al 2025. Curiosamente, basta ribaltare il tasso da record di Conai per ottenere quello non esattamente lusinghiero della raccolta differenziata nel capoluogo partenopeo, che oggi si aggira intorno al 37%, ovvero quasi trenta punti al di sotto del target del 65% che secondo la normativa di settore doveva essere raggiunto entro la fine del 2012. “Oggi siamo sotto al 40% – spiega Manfredi – l’obiettivo è migliorare non solo in quantità ma anche in qualità. l’accordo con Conai ci supporterà nelle attività di progettazione, anche utilizzando le nuove tecnologie, per fare in modo che il sistema a Napoli sia efficiente e competitivo, garantendo le percentuali di raccolta differenziata alle quali aspiriamo ma dalle quali siamo ancora lontani“.
Una sfida, quella per dotare Napoli di un servizio d’igiene urbana che sia al passo con gli standard delle principali metropoli europee, che si giocherà anche sul fronte della cultura, dove restano ancora da vincere le ultime sacche di riluttanza alle buone pratiche di gestione dei rifiuti. “Ad oggi – ha detto Ruggiero – abbiamo già elevato circa 100mila euro di sanzioni, l’anno scorso erano stati 300mila. Il nostro interesse – ha però specificato – non è quello di fare cassa con chi non fa la differenziata, ma educare i cittadini“. “I servizi di igiene urbana – ha sottolineato Manfredi – funzionano se c’è collaborazione da parte dei cittadini. Per questo nell’ambito del progetto con Conai sono state previste anche attività di comunicazione, per fare dei cittadini parte attiva di un grande disegno per una Napoli pulita e all’avanguardia sul fronte della gestione dei rifiuti. L’esatto opposto rispetto alla narrazione che ha dominato negli ultimi anni”.
La priorità resta però quella di omogeneizzare la qualità del servizio sull’intero territorio cittadino. “Non dobbiamo avere Municipalità nelle quali ci sia un servizio ‘A’ e altre con un servizio ‘B’ – ha chiarito Ruggiero – c’è da calare il servizio nelle varie realtà in funzione delle utenze domestiche, ma soprattutto di quelle non domestiche”. Anche per evitare che inefficienze e ritardi nella raccolta, oltre a creare disagi, possano diventare l’alibi ideale per comportamenti scorretti e sacchetti selvaggi. “Molti si aspettano che Asia sia dietro l’angolo – ha detto Ruggiero – nessuno, né cittadini né commercianti, vuole conservare il rifiuto anche solo per un giorno e punta a disfarsene nell’immediato. Una cosa del genere implicherebbe costi enormi. L’idea è avere un ottimo mix tra le esigenze dei cittadini e quelle di un servizio industriale che abbia un costo adeguato e non esponenziale”.
L’intesa siglata con Conai è solo l’ultima iniziativa in ordine di tempo messa in campo dal Comune di Napoli e dalla governance di Asia nell’ambito dell’ambizioso piano di consolidamento e rilancio della utility partenopea dei rifiuti. “Siamo in una fase di potenziamento del servizio – ha spiegato Manfredi – stiamo percorrendo diverse tappe, l’avvio della gara per l’impianto di compostaggio di Napoli est, i concorsi per le nuove assunzioni, l’acquisto di nuovi mezzi, e una complessiva riorganizzazione del sistema di raccolta. Questo richiede nuove professionalità e competenze. L’accordo con Conai ci darà una mano importante“.