Internazionale, intelligente ed integrata. Sono le tre “i” della piattaforma per le tecnologie ambientali “3iPET” sviluppata dall’ufficio di cooperazione economica internazionale (FECO) del ministero per la protezione dell’ambiente della Repubblica Popolare Cinese (MEP). Un’iniziativa figlia delle esperienze accumulate dallo stesso ufficio di cooperazione sin dalla sua istituzione nel 1997, e che testimonia l’attenzione e l’accelerazione della Cina verso lo sviluppo di tecnologie in grado di prevenire l’inquinamento connesso allo sviluppo galoppante della seconda potenza economica mondiale e convertirlo sempre più alla sostenibilità ambientale.
Per farlo il gigante cinese guarda alle esperienze dei Paesi stranieri: Europa e Stati Uniti sono in prima fila, pronte a mettere sul piatto expertize e know how in grado di aprire opportunità di business in chiave green nel cuore pulsante dell’Asia dinamica. Per le imprese della green economy nostrana un’opportunità di internazionalizzazione da non farsi sfuggire, e infatti l’Italia è in prima linea anche grazie a RemTech Expo, che dallo scorso ottobre ha visto accolta dal FECO la candidatura ad HUB partner della piattaforma “3iPET” per il nostro Paese. In questo modo l’appuntamento di Ferrara, già manifestazione fieristica di riferimento in Italia per le tecnologie di controllo dell’inquinamento e di tutela del territorio e del rischio ambientale, si arricchisce di ulteriori attrattive diventando – di fatto – potenziale ponte per l’internazionalizzazione delle attività delle imprese nostrane, con l’obiettivo di contribuire a sviluppare lo scambio di tecnologie e conoscenze tra Italia e Cina.
La celebrazione dell’accordo è avvenuta lunedì 12 giugno, con la cerimonia di firma dell’intesa avvenuta a Pechino, in occasione del secondo meeting annuale di 3iPET: accordo siglato dal direttore di Ferrara Fiere, Filippo Parisini, e dal direttore generale del Feco, Chen Liang. «Quella di oggi è una presenza fondamentale per il gruppo Bologna Fiere, Modena Fiere e Ferrara Fiere che con noi ospita la 11esima edizione di RemTech Expo. Noi facciamo un po’ da incubatore per tutte le imprese che sono eccellenza nel campo della bonifica ambientale e perciò abbiamo stretto un accordo con la Cina, che ha bisogno degli apporti tecnologici, congressuali e convegnistici che siamo in grado di mettere a sistema da molti anni. Portiamo questa esperienza qui in un’ottica di collaborazione, reciproco scambio e fruttuosa collaborazione. Ci inseriamo nel solco segnato dagli accordi del governo e speriamo di dare opportunità di benefici economici alle imprese che anche quest’anno saranno a RemTech. Da oggi apriamo questa frontiera verso una Nazione estremamente attrattiva dal punto di vista delle relazioni che già da settembre potranno aprirsi, e possiamo portare qui in Cina quelle imprese che abbiano da offrire tecnologia in grado di garantire chance di crescita economica. RemTech si conferma così piattaforma in grado di offrire sempre più opportunità alle imprese: quindi Ferrara nel mondo, il mondo a Ferrara».
La cerimonia di firma è stata al centro della mattinata, connotata da una sessione plenaria affidata a numerosi rappresentanti delle istituzioni della Repubblica Popolare Cinese, del mondo accademico, ma anche delle Nazioni Unite, i quali hanno focalizzato sulle sfide e sulle opportunità che il progetto apre (dall’attenzione alla protezione ambientale del piano di sviluppo quinquennale della RCP che incrementa la domanda di tecnologie per la protezione ambientale in Cina, alle possibilità di scambio tecnologico e spinta all’innovazione che darebbe una maggiore internazionalizzazione del settore, fino ad analisi dei trend di sviluppo tecnico di questo specifico segmento). Nel pomeriggio, invece, ampio spazio alle esperienze che già animano lo spirito di internazionalizzazione delle imprese e che si occupano dei segmenti più vari, dalla bioremediation alle energie alternative: casi di collaborazione tra Cina e Canada, Danimarca, Stati Uniti. E anche qui l’Italia è presente (6V Srl e Petroltecnica Spa).