Al via la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti: Italia in prima fila con migliaia di azioni promosse da enti, associazioni, imprese e cittadini nonostante l’emergenza Covid.
Al via la dodicesima edizione della SERR, la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che da ieri fino al prossimo 29 novembre vedrà coinvolte pubbliche amministrazioni, associazioni e organizzazioni no profit, ma anche scuole, università, imprese, singoli cittadini in azioni su tutto il territorio europeo volte a prevenire, ridurre o riciclare correttamente i rifiuti a livello nazionale e locale. Il crescente successo dell’iniziativa ha portato l’Italia nel 2019 a ben 5.814 azioni, riconfermatasi così tra le nazioni più attive, a fronte delle 12.871 registrate in tutta Europa. Tema di quest’anno i cosiddetti “rifiuti invisibili”. «Noi crediamo nell’importanza di attribuire un tema come questo ad una campagna come quella della SERR che, invece, mobilita moltissime azioni tra diverse categorie: cittadini, amministrazioni, scuole e imprese. Quindi, assolutamente riesce a riportare nel concreto e nel pratico questi focus delle politiche di prevenzione dei rifiuti», Federica Incocciati, A.T. Sogesid.
Un’edizione, quella di quest’anno, che subisce i colpi della pandemia in atto. Su circa 7800 azioni in tutta Europa, 3469 sono quelle proposte in Italia per il 2020, 2346 in meno rispetto allo scorso anno. «Circa 3500 azioni che si svolgeranno dal 21 al 29 novembre in tutta Italia. Quest’anno abbiamo, come immaginabile, un calo nell’adesione delle scuole. Comunque ne abbiamo 82 che hanno aderito, 67 pubbliche amministrazioni, 42 imprese, 38 associazioni e 14 cittadini», Emanuela Rosio, Presidente AICA.
Ma cosa si intende per rifiuti invisibili? L’espressione indica la grande quantità di rifiuti generati durante il processo di fabbricazione di un prodotto. Gran parte di questi rifiuti, però, non può essere riciclata, finendo in discarica o negli inceneritori, andando contro la gerarchia europea che vede ai primi posti le 3 R: riduzione, riuso e riciclo. Con lo slogan “Qual è il tuo peso reale?” per il 2020 la SERR si pone l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui chili di scarti in più generati da modelli di produzione e consumo poco o per nulla sostenibili. Da Legambiente Marco Mancini riporta all’attenzione un evergreen: “Il miglior rifiuto è quello che non viene prodotto”. «Quest’anno nonostante il tema così difficile, in qualche modo si chiama al senso di responsabilità, quindi a cercare di risparmiare in materie prime, in energia, in acqua per quei prodotti che, come sappiamo, sono costruiti con un largo consumo di queste preziose risorse», Marco Mancini, Legambiente.
Una sfida, quella per la riduzione dei rifiuti, che chiama all’appello anche le imprese del waste management, da sempre impegnate nella diffusione di buone pratiche su tutto il territorio nazionale. «Abbiamo sempre creduto in questa iniziativa perché le nostre imprese gestiscono rifiuti, ma hanno sempre sviluppato nei territori di riferimento iniziative per ridurre i rifiuti, promuovere la riduzione e il riuso di rifiuti», Filippo Brandolini, Vice Presidente Utilitalia.
Insomma, anche in un anno difficile come quello che stiamo vivendo, siamo tutti chiamati a dare il nostro contributo per una gestione dei rifiuti sempre più all’insegna della prevenzione.