Aumenta la differenziata e scompaiono i gabbiani. Succede a Venezia, più precisamente a Dorsoduro, uno dei sei sestieri del centro antico – la cosiddetta “città d’acqua” – dove il nuovo sistema di raccolta rifiuti introdotto ad ottobre comincia a dare i primi risultati. Il peso complessivo dei rifiuti raccolti porta a porta e auto-conferiti alle isole ecologiche galleggianti – barche attrezzate con i cassonetti per le varie frazioni – è raddoppiato, stando a quanto riportato dal comune, portando la differenziata dal 23% al 43%. Un risultato importante, tanto più in una città dalle caratteristiche uniche come Venezia dove mettere in piedi una efficace strategia di raccolta dei rifiuti non è cosa semplice, come da anni testimoniano le basse percentuali di differenziata dei sestieri della città storica.
Ma c’è di più, perchè tra i benefici del nuovo sistema, oltre a minori costi economici ed ambientali e maggiori quantità di materiali avviati a riciclo, ce n’è anche uno insolito ma non per questo meno importante: l’allontanamento dei gabbiani. Sempre più numerosi, sempre più affamati e sempre più violenti, negli ultimi anni i gabbiani a Venezia sono diventati protagonisti in negativo di una vera e propria emergenza, con pericolosi risvolti sul fronte sanitario. Emergenza alimentata, è proprio il caso di dirlo, anche dall’abbandono incontrollato di rifiuti per le strade e dalle falle nei sistemi di raccolta. Oggi che la differenziata sta finalmente ingranando, fanno sapere invece dal comune, in assenza di cibo i gabbiani si spostano altrove, liberando dopo averli a lungo colonizzati, campielli, calli, mercati e canali. «Riteniamo importante osservare come i gabbiani abbiano modificato le loro abitudini in così poco tempo – ha dichiarato l’assessore comunale all’ambiente Massimiliano De Martin – le persone si stanno comportando benissimo. Il nostro obiettivo è avvicinarci quanto più possibile al 76% raggiunto a Marghera e a Chirignago».
Nonostante i primi, incoraggianti risultati restano tuttavia tante le criticità da risolvere, su tutte l’assenza di un sistema di raccolta differenziata delle frazioni organiche, proprio quelle che fanno più gola a gabbiani e roditori. «A Venezia è oggettivamente difficile – ha specificato Andrea Razzini, direttore generale della multiutility Veritas – ma un rifiuto residuo minimizzato può essere comunque lavorato, quindi è su questo che puntiamo». Da gennaio 2017 il nuovo sistema attivato a Dorsoduro interesserà Santa Croce e San Polo, dal mese di maggio del prossimo anno, San Marco, da Ottobre 2017 Cannaregio ed infine Castello da febbraio 2018. E a beneficiare della scomparsa dei gabbiani, grazie alla progressiva estensione della differenziata nei vari sestieri della città lagunare, saranno anche quelle che negli ultimi anni erano diventate le loro vittime predilette, vale a dire piccioni e colombi. Amati e odiati, tanto molesti per i residenti quanto pittoreschi per i turisti, restano comunque uno dei simboli di Venezia, legati come sono in maniera indissolubile nell’immaginario collettivo al mito immortale della città galleggiante.