Il ritorno del Sistri potrebbe essere davvero più vicino. La gara a procedura ristretta indetta da Consip per l’affidamento in concessione del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti è stata nuovamente aggiudicata. A chi? Agli stessi che avevano vinto la gara ad agosto, vale a dire alla RTI composta da Almaviva Spa, Telecom Spa e Agriconsulting Spa.
Cosa è successo? Per ricostruire la cronologia degli eventi ci viene in aiuto la stessa pagina del sito di Consip Spa dedicata alla suddetta gara, dove in un riquadro si susseguono queste date: “aggiudicazione” il 4 agosto 2016, “annullamento in autotutela dell’aggiudicazione” il 30 novembre 2016, e, finalmente, “nuova aggiudicazione” il primo febbraio 2017. L’annullamento in autotutela era giunto in seguito alla richiesta di sospensione e annullamento dell’aggiudicazione della gara a seguito del ricorso presentato da un’altro raggruppamento temporaneo di imprese (composto da Exitone spa, Dedalus spa e Lutech spa) che aveva partecipato alla gara Sistri. Il ricorso alla giustizia amministrativa, in particolare al Tar del Lazio, aveva prodotto un’ordinanza in cui si respingevano le richieste di sospensione, ma una decisione definitiva era rimandata al 25 gennaio 2017, data in cui si sarebbe svolta l’udienza vera e propria.
Una decisione che finisce per mettere in stand-by l’intera procedura, spingendo la stessa Consip – appunto – ad annullare la prima aggiudicazione, come detto, a fine novembre. E così nel frattempo non si registrano passi in avanti: non c’è traccia della firma del contratto tra Ministero dell’Ambiente e il raggruppamento guidato da Almaviva, né tanto meno del progetto per rinnovare il Sistri. Tutto resta congelato fino all’udienza pubblica del 25 gennaio scorso, a seguito della quale i magistrati del Tar in camera di consiglio decidono di pronunciarsi sul ricorso.
La sentenza, depositata soltanto pochi giorni fa (il 6 febbraio) dichiara improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. Come si legge dalle motivazioni della sentenza tale condizione sarebbe sopravvenuta proprio a seguito dell’annullamento del provvedimento di aggiudicazione ad Almaviva documentato dalla Consip. Aggiudicazione che, per l’appunto, è stata reiterata solo pochi giorni dopo l’udienza del 25 gennaio: per l’appunto il giorno 1 febbraio 2017.
Al netto della vicenda giudiziaria, ora si attende che si sblocchi l’avanzamento del Sistri vero e proprio (con l’auspicio che negli impianti e sulle strade arrivi un sistema funzionante e funzionale). Il primo passo dovrebbe essere la firma del contratto che ufficializzi il passaggio di mano da Selex al trio Almaviva – Tim – Agriconsulting, dopodiché dovranno esserci le fasi di affiancamento, trasferimento dei server, sviluppo del nuovo sistema e sperimentazione. Se si partisse subito nel Milleproroghe di fine 2017 potrebbe non esserci il solito rinvio.