Rifiuti urbani, dal 18 giugno obbligatori i nuovi CAM

di Redazione Ricicla.tv 22/04/2025

Il Ministero dell’Ambiente ha aggiornato i Criteri Ambientali Minimi per i servizi di gestione dei rifiuti urbani. Confermati target di qualità e quantità della differenziata. L’applicazione dei CAM è obbligatoria ma, si legge, deve essere tarata “in base alle peculiarità del territorio”


Entreranno in vigore il prossimo 18 giugno i nuovi Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento dei servizi di gestione dei rifiuti urbani adottati dal Ministero dell’Ambiente con decreto pubblicato lo scorso 19 aprile in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento sostituirà dopo due anni e mezzo circa i CAM in vigore dal 3 dicembre 2022, e dovrà essere applicato in tutte le procedure pubbliche per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e per il servizio di pulizia e spazzamento, con l’obiettivo di favorire “la riduzione complessiva degli impatti ambientali correlati”, garantendo, tra l’altro, la prevenzione della produzione di rifiuti, la massimizzazione della qualità e quantità della raccolta differenziata, l’utilizzo di beni riciclati o contenenti materia riciclata e la riduzione dell’impronta ambientale dei trasporti.

Il nuovo testo, la cui adozione era stata anticipata su Ricicla.tv dal MASE, lascia sostanzialmente invariata la struttura dei precedenti CAM allineandola però al nuovo Codice dei Contratti Pubblici, in vigore dal 1 aprile del 2023, chiarendo che, ai sensi del Codice, “l’applicazione di tali criteri è obbligatoria”. Come nella versione precedente, i nuovi CAM si articolano in quattro schede – raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, pulizia e spazzamento, fornitura di contenitori e sacchetti e fornitura, leasing, locazione e noleggio di veicoli, macchine e attrezzature – e definiscono per ognuna clausole contrattuali, come gli obiettivi di raccolta differenziata e recupero di materia, e criteri premiali, come l’adozione di sistemi di gestione ambientale, l’utilizzo di veicoli puliti o la definizione di filiere innovative e sperimentali di riciclo.

I CAM, chiarisce l’allegato tecnico, “non costituiscono di per sé un capitolato o un disciplinare da riportare integralmente nella documentazione di gara, ma devono essere analizzati e tarati in base alle peculiarità del territorio”. Per quanto riguarda il servizio di raccolta rifiuti, quindi, le stazioni appaltanti possono adottare il sistema che meglio si adatta alle caratteristiche del territorio a patto di raggiungere gli obiettivi ambientali fissati nei CAM. A partire dai target minimi di qualità della raccolta, che tuttavia, come ha denunciato a più riprese il Consorzio Italiano Compostatori in riferimento ai rifiuti organici, in molti casi non verrebbero rispettati.

1 Commento su "Rifiuti urbani, dal 18 giugno obbligatori i nuovi CAM"

  1. Carlo Lusi ha detto:

    E anche quando vengono rispettati, l’effetto trascinamento negli impianti integrati , moltiplica le mnc a bocca fino anche a 3,8, 4 volte facendo lievitare i costi e i problemi di smaltimento degli scarti e incidendo negativamente sull’indice di riciclo dell’organico.

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