Da Bruxelles piove sul capo dell’Italia una nuova tegola in materia di rifiuti. Con l’invio di un parere motivato, la Commissione Europea ha infatti notificato l’avanzamento dell’iter della procedura d’infrazione 2015 2165 sul ritardo accumulato da nove Regioni nell’aggiornare i propri piani di gestione dei rifiuti urbani. Secondo la Commissione, Abruzzo, Basilicata, Provincia di Bolzano, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Sardegna e Sicilia non avrebbero rivisto i loro piani, adottati nel 2008 o in alcuni casi anche prima. Stando al dettato comunitario, infatti, ogni Stato membro è tenuto ad aggiornare i propri strumenti di pianificazione almeno ogni sei anni. Lamentando l’inosservanza degli articoli 28 e 30 della direttiva quadro 2008/98/EC, la Commissione ha quindi invitato l’Italia ad adottare e aggiornare piani di gestione che siano in linea con gli obiettivi fissati dalle normative comunitarie e con i principi dell’economia circolare. Piani che, precisa la Commissione, «devono ridurre l’impatto dei rifiuti sulla salute umana e sull’ambiente, rendendo più efficiente la gestione delle risorse naturali negli Stati membri Ue».
Le autorità italiane sono state invitate ad intervenire entro un massimo di due mesi dalla data della notifica. In caso contrario, la Commissione potrebbe decidere di deferire il Paese alla Corte di Giustizia Ue, con il rischio di nuove condanne ed ulteriori, salatissime sanzioni. Rischio che, però, il Ministero dell’Ambiente potrebbe riuscire a scongiurare, se non del tutto almeno in buona parte, inviando alla Commissione dati più aggiornati sullo stato dell’arte della pianificazione rifiuti nelle Regioni italiane. Perchè se è vero che in due Regioni il ritardo accumulato resta pesante – il piano siciliano attualmente in vigore risale ormai al 2010, quello del Friuli al 2012 – è altrettanto vero che negli ultimi mesi tutte le rimanenti Regioni (o Province, nel caso di Bolzano) hanno adottato o aggiornato il proprio documento programmatico. In Basilicata il Consiglio regionale ha approvato il nuovo piano il 30 dicembre 2016, il 20 dello stesso mese è invece stato approvato l’aggiornamento al piano della Provincia autonoma di Bolzano. Risale invece al 3 maggio 2016 l’approvazione definitiva in Consiglio regionale del piano rifiuti per l’Emilia-Romagna, mentre due giorni dopo è stato il Piemonte a pubblicare sul bollettino regionale la nuova pianificazione. Il giorno successivo, 6 maggio 2016, la pubblicazione del nuovo piano rifiuti in Liguria. In Abruzzo e Sardegna, invece, l’iter per l’aggiornamento del piano, dopo l’ok della giunta, è approdato lo scorso dicembre in Consiglio regionale per l’esame e l’approvazione definitiva.