Rifiuti, il Senato: “Tavolo di lavoro su impianti minimi”

di Luigi Palumbo 26/03/2024

Via libera alla risoluzione della senatrice Silvia Fregolent che impegna il governo a istituire un tavolo di lavoro sugli ‘impianti minimi’


Il governo dovrà istituire un tavolo di lavoro che “analizzi il Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti, con particolare riferimento ai criteri di identificazione degli impianti ‘minimi'”. Lo chiede la risoluzione a prima firma della senatrice di Italia Viva Silvia Fregolent approvata oggi dalla commissione ambiente di Palazzo Madama. Una misura che impegna l’esecutivo, e in particolare il Ministero dell’Ambiente, a fare chiarezza in via definitiva, con tutti i portatori d’interesse, sul meccanismo delle tariffe al cancello per gli impianti di chiusura del ciclo rifiuti, introdotto da ARERA, poi bocciato dalla giustizia amministrativa e riattivato dall’autorità di regolazione in una nuova veste subordinata ai parametri del Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti. “Finalmente ci si potrà mettere intorno a un tavolo – spiega Fregolent – e ripartire, non dico da zero, ma puntando a risolvere alcune questioni rimaste aperte”.

Il via libera alla risoluzione, che era stata presentata il 15 marzo 2023 e che è stata riformulata due volte d’intesa con il governo, arriva a poche settimane dalla riattivazione del sistema degli ‘impianti minimi’ di ARERA, nato per calmierare le tariffe di accesso agli impianti classificati dalle Regioni come ‘minimi’, ovvero impianti non integrati di chiusura del ciclo (discariche, inceneritori e organico) in un contesto di insufficienza infrastrutturale. Il meccanismo, introdotto da ARERA nell’ambito del secondo periodo regolatorio, era stato bocciato da diversi TAR e in ultimo annullato dal Consiglio di Stato perché secondo i giudici avrebbe attribuito alla stessa ARERA e alle Regioni un potere di pianificazione che in realtà è in capo al legislatore nazionale. Dopo l’annullamento del meccanismo, spiega Fregolent, “si era creato un vuoto normativo” che aveva messo in difficoltà Regioni e Comuni, anche per le numerose richieste di compensazione presentate dai privati che nel periodo di vigenza del sistema di ‘gate fee’ si erano visti imporre tariffe calmierate.

Prendendo atto del pronunciamento del Consiglio di Stato, ARERA ha riattivato il meccanismo per il periodo 2024-2025, ma subordinando l’individuazione degli ‘impianti minimi’ ai parametri del Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti. Parametri che la risoluzione Fregolent chiede ora di analizzare nel dettaglio, per chiarirne una volta per tutte l’applicazione. “E finalmente rendendo più efficiente un settore che per l’Italia è importantissimo”, chiarisce Fregolent. Su sollecitazione del governo, rappresentato in commissione ambiente dalla vice ministro dell’Ambiente Vannia Gava, Fregolent ha riformulato per la seconda volta la propria proposta di risoluzione. D’intesa con gli esponenti di maggioranza Petrucci e De Priamo (FdI), il testo è stato infatti modificato con la cancellazione del punto che avrebbe obbligato il MASE ad aggiornare il Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti indicando in maniera esplicita i fabbisogni territoriali di trattamento dei rifiuti urbani da soddisfare.

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