Un milione di tonnellate di rifiuti speciali valorizzati, con un taglio netto delle emissioni e dei consumi di risorse naturali. È stato un 2019 all’insegna della circolarità quello di Itelyum, leader a livello nazionale e continentale nei servizi ambientali per l’industria. Stando ai dati pubblicati nel Report di Sostenibilità, l’attività di riciclo di oli usati, solventi e reflui chimici ha contribuito a evitare l’emissione di quasi 500.000 tonnellate di CO₂, il rilascio di oltre 1.000 tonnellate di inquinanti atmosferici, il prelievo di quasi 15.000.000 di m³ di acqua e il consumo di oltre 400 ettari di territorio. Complessivamente, l’indice di circolarità delle attività di Itelyum è stato del 96%.
“La ricetta che proponiamo – ha detto nel corso della presentazione Marco Codognola, Amministratore Delegato di Itelyum – è tecnologia e logica industriale, per consolidare la raccolta e il trattamento nel segno della sostenibilità dei rifiuti speciali. Anche durante la crisi abbiamo fatto acquisizioni, perché perseguiamo quello in cui crediamo per crescere: aggregare competenze e know how, per portare valore sostenibile alle filiere industriali nelle quali siamo inseriti. Noi possiamo dare un contributo importante all’economia circolare in Italia e anche in Europa, perché abbiamo dato benchmark importanti nel nostro settore”.
Lo scorso anno Itelyum ha generato ricavi per quasi 300 milioni di euro, con un EBITDA di oltre 58 milioni di euro, e un terzo degli investimenti – pari a 4 milioni di euro – è stato destinato in ambiente, salute, sicurezza, qualità e ricerca. “Come Itelyum – ha dichiarato il Presidente esecutivo di Itelyum Antonio Lazzarinetti – continuiamo a rigenerare e affrontiamo le nuove sfide del mercato grazie all’ innovazione continua e abbiamo affrontato anche l’emergenza sanitaria, con grande senso di responsabilità verso i territori in cui operiamo, rafforzando in particolare i nostri servizi verso il settore farmaceutico. Siamo un riferimento solido a disposizione del processo lento ma irreversibile di transizione verso economie sostenibili e circolari che sta interessando il nostro Paese e il mondo”.