Quarta proroga per il Sistri: senza il rinnovo della moratoria all’entrata in vigore del sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti e alle relative sanzioni, dal primo gennaio sarebbe venuto meno il doppio sistema di registrazione (cartaceo e informatizzato) per i rifiuti speciali pericolosi e sarebbero scattate le (salatissime) multe per chi non si adegua. Ma il temuto colpo di scena non c’è stato e tra tra le misure inserite nel Milleproroghe giunto sul tavolo del settimo consiglio dei ministri presieduto dal premier Gentiloni a partire da questa mattina c’era anche l’annosa vicenda del Sistri.
Testo che con ogni probabilità sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale in extremis, tra i giorni 30 e 31, estendendo la moratoria sulle sanzioni operative da una parte e prolungando il vigore della gestione cartacea dei formulari dall’altra fino alla fine del prossimo anno. Ma le certezze per gli operatori del comparto finiscono qui: se il 2017 davvero sarà l’anno del nuovo Sistri non avrebbe senso spendere tempo, risorse ed energie per cercare di lavorare inseguendo le storture del vecchio. Non a caso le imprese – ancora una volta inascoltate – se pure tireranno un sospiro di sollievo nel vedere pubblicata l’ennesima moratoria, non possono dirsi soddisfatte a fronte di un contributo che resta in piedi e che appare tanto più insensato (o forse sarebbe più il caso di dire ingiusto vista la mole di debiti accumulati in questi anni di attività più virtuale che sostanziale per il sistema ministeriale) in attesa che il nuovo concessionario sviluppi la nuova versione del Sistri. Sul quale pendono ulteriori interrogativi: perché non si è ancora firmato il contratto tra il Ministero e l’Ati Almaviva-Tim-Agriconsulting che svilupperà le innovazioni? Che cosa accadrà se la magistratura accoglierà le posizioni dei ricorrenti bocciando lo svolgimento della gara?
Possibile ipotizzare che sia proprio l’incertezza del quadro a frenare il Ministero sulla stipula, ma il nuovo anno a questo punto si aprirà già con il bagaglio di un potenziale ritardo. Non esattamente il segnale di un cambio di registro.
Il contratto non si è firmato il contratto con il nuovo concessionario perchè c’è un ricorso al TAR che si pronuncerà il 24 gennaio 2017. Non conoscete il codice degli appalti ? Se non siete informati non scrivete gli articoli
Ovvio ennesima fine per un sistema nato male, cresciuto peggio e che non può che avere simili sorti ….
Per Riccardo che si erge su un piedistallo in materia di leggi ….. “Lascia perdere !!!”
Sappiamo tutti del motivo a cui fai riferimento, ma davvero credi sia l’unico ? Se fosse l’unico ti pare così banale come motivazione ?
Auguri a tutti e con questa buona notizia che inizino i festeggiamenti ….