Imballaggi, riciclo vola oltre il 75%

di Redazione Ricicla.tv 03/07/2024

Nonostante la difficile congiuntura economica, nel 2023 il riciclo degli imballaggi ha toccato il 75,3% dell’immesso a consumo. Lo rileva CONAI nell’ultima relazione sulla gestione. Simona Fontana: “Superati target Ue nonostante il contesto difficile”. In crescita anche gli imballaggi riutilizzabili: nel 2023 erano più di un milione 200mila tonnellate


Inflazione e caro energia fanno frenare la messa in commercio degli imballaggi, ma non il riciclo, che cresce ormai stabile oltre i target europei. Entro il 2030, dice l’Ue, bisognerà avviare a recupero di materia almeno il 70% del packaging immesso a consumo ma l’Italia, forte del consolidato sistema di raccolta e avvio a riciclo, nel 2023 ha avviato a nuova vita il 75,3% degli imballaggi post consumo. Un dato in forte aumento rispetto al 71% dell’anno precedente, come emerge dall’ultima relazione generale sulla gestione di CONAI. “I risultati 2023 superano i target Ue previsti al 2030 – commenta il direttore generale di CONAI Simona Fontana – nonostante un contesto generale difficile per le imprese italiane. Il balzo in avanti della percentuale di riciclo è risultato di una crescita delle quantità di rifiuti di imballaggio riciclati a fronte della contestuale riduzione dei quantitativi di packaging immessi sul mercato nazionale nel 2023. Il tessuto imprenditoriale, infatti, ha fatto ricorso alle scorte di imballaggi e prodotti imballati accumulate nel 2022, producendo uno sfasamento temporale fra la produzione degli imballaggi, il loro uso e il momento in cui sono diventati rifiuti”.

E se il balzo in avanti rispetto al 2022 è anche figlio di una particolare congiuntura economica, la crescita stabile delle percentuali di riciclo è da anni un dato acquisito. Frutto della solidità di un sistema che, comunica CONAI, lo scorso anno ha garantito il riciclo di 10 milioni e 470mila tonnellate di packaging a fine vita su un totale di 13 milioni e 899mila tonnellate immesse al consumo, versando ai Comuni, in virtù dell’accordo con ANCI, 696 milioni di euro per coprire i costi di ritiro dei rifiuti raccolti. “Secondo gli ultimi dati Eurostat – chiarisce Fontana – l’Italia è leader per riciclo pro-capite di imballaggi in un testa a testa con la Germania, staccando di diversi punti il più piccolo e gestibile Lussemburgo. Non è un caso che lo scorso anno la Commissione europea abbia inserito il nostro Paese fra i nove non a rischio per il raggiungimento degli obiettivi di riciclo, nella sua relazione di segnalazione preventiva sull’attuazione delle direttive sui rifiuti”.

Un sistema, quello italiano, che nei mesi scorsi è stato anche oggetto del duro scontro con l’Ue sul nuovo regolamento imballaggi. Pur ammorbidito rispetto alla iniziale proposta di Bruxelles, una volta in vigore il testo obbligherà anche l’Italia a un ulteriore salto di qualità. “Il nuovo regolamento europeo – chiarisce Fontana – chiederà tassi di intercettazione dei pack sempre più alti: dobbiamo continuare a lavorare per aumentare quantità e qualità delle raccolte differenziate degli imballaggi, anche attraverso lo strumento delle raccolte selettive, ove opportune. Per migliorare ancora saranno importanti le innovazioni a monte, nella progettazione di imballaggi sempre più riciclabili e rigenerabili, e a valle, nelle tecnologie di riciclo in grado di recuperare materiale dalle frazioni oggi ancora più difficili da riciclare”. Uno scontro, quello sulla proposta di regolamento, spesso raccontato come figlio di un’avversione pregiudiziale del sistema italiano, eccellenza del riciclo, alle pratiche di riuso degli imballaggi. Una lettura approssimativa, sconfessata dai numeri. Rispetto al 2022, infatti, lo scorso anno sono aumentati anche i quantitativi di imballaggi multiuso, spinti dalle agevolazioni e semplificazioni contributive operative dal 2012. Nel 2023, chiarisce CONAI, sono stati più di un milione e 200mila tonnellate, in crescita rispetto al milione e 155mila del 2022. Tra questi, i più diffusi sono gli imballaggi in legno, come i pallet, e le bottiglie in vetro a rendere del circuito ho.re.ca. Altro che paese anti-riuso.

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