Rifiuti, un vademecum per sciogliere i nodi della regolazione ARERA

di Redazione Ricicla.tv 02/08/2024

Da Anci, Utilitalia e Assoambiente una guida alla corretta applicazione della regolazione Arera in relazione ai contratti di servizio


Comuni e aziende del servizio pubblico insieme per sciogliere le complessità della disciplina regolatoria in materia di rifiuti urbani, soprattutto in relazione agli aspetti contrattuali. Dalla collaborazione tra ANCI, Assoambiente e Utilitalia nasce la “Guida alla lettura ed all’applicazione della delibera 385/2023/R/rif”, un vademecum per fornire spunti utili agli operatori e ai soggetti pubblici nel percorso di adeguamento dei contratti di servizio in essere alla disciplina ARERA. “Con l’avvento della regolazione – spiega il presidente di Anci Roberto Pella – sono state definite regole certe ma anche nuovi obblighi non sempre di chiara ed unica applicazione. Il contratto di servizi è l’occasione per prendere atto delle nuove norme ed obblighi e di individuare le leve per offrire un servizio che contempli qualità e giusto corrispettivo”.

Uno strumento nato dal protocollo d’intesa siglato tra le tre associazioni per la promozione di iniziative di formazione, informazione e advocacy dedicate alla disciplina regolatoria, con l’obiettivo di garantire un ordinato recepimento delle disposizioni ARERA. “Un modello innovativo di collaborazione – dice il presidente di Utilitalia Filippo Brandolini – da mettere al servizio di tutto il nostro comparto”. Comparto che, dalla data di avvio della regolazione, ha spesso fatto i conti con la difficoltà interpretativa e applicativa delle disposizioni di ARERA. “Con la messa a terra della regolazione si è assistito in questi anni ad un’applicazione spesso non coerente e disomogenea della regolazione – osserva il presidente di Assoambiente Chicco Testa – causata della carenza di indirizzi condivisi su aspetti applicativi. Con questo vademecum sull’adeguamento dei contratti Comuni e gestori, insieme, si fanno oggi parte attiva in un processo che richiede necessaria condivisione degli strumenti a disposizione nell’unità di intenti di crescita e stabilità del comparto”.

Il pieno coordinamento tra disciplina regolatoria e disciplina contrattuale, spiegano i promotori del vademecum, “è imprescindibile per garantire uno sviluppo industriale del settore”, sia dal punto di vista della qualità del servizio erogato agli utenti, sia da quello dell’equilibrio economico-finanziario delle gestioni e nel rispetto dei principi di concorrenza del mercato. “I contratti di gestione dei rifiuti – dice Brandolini – devono necessariamente contemperare interessi di soggetti diversi: da un lato quello degli enti locali, e per il loro tramite degli utenti, dall’altro quello del soggetto economico affidatario del servizio, che necessita di trovare un equilibrio tariffario sostenibile, individuando le risorse necessarie a svolgere la propria attività finalizzata a perseguire gli obiettivi ambientali e di economia circolare che gli sono stati assegnati. Su tali presupposti l’azione dell’Autorità ha portato a un modello di contratto di servizio standard che rappresenta un decisivo contributo a questo processo, ma che va necessariamente messo a terra e declinato nell’operatività”. 

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