Dopo l’entrata in vigore delle nuove semplificazioni per la raccolta dei raee effettuata da distributori e installatori, l’Albo Nazionale Gestori Ambientali sta procedendo alla chiusura definitiva della categoria 3-bis. “Già sospese tutte le attività telematiche”, chiarisce il presidente Daniele Gizzi
Addio alla categoria 3-bis dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali. L’entrata in vigore del nuovo regime di semplificazioni per la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici, introdotto con la conversione in legge del decreto infrazioni, mette fine al raggruppamento istituito poco più di dieci anni fa per regolare le attività di raccolta e trasporto dei raee svolte da distributori, installatori e centri di assistenza o dai soggetti da questi delegati. “Un processo che si colloca nel solco delle attività già avviate dall’Albo per rendere quanto più semplice possibile la vita delle imprese”, spiega a Ricicla.tv il presidente Daniele Gizzi. L’abrogazione formale della categoria sarà disposta a stretto giro con una delibera del comitato nazionale, si legge in una circolare diramata oggi dall’Albo, ma quello sarà solo “l’ultimo atto amministrativo” spiega Gizzi, visto che già dalla data di entrata in vigore della legge, il 15 novembre scorso, “l’Albo ha attivato un blocco preventivo sul portale telematico Agest per tutte le pratiche relative alla 3-bis – dice – come iscrizioni, rinnovi o variazioni del parco veicolare”.
Dopo la sospensione delle attività sul portale, questa mattina è partito l’invio massivo di PEC indirizzate alle circa 11 mila 500 imprese iscritte in 3-bis “per spiegare l’entrata in vigore della legge – chiarisce Gizzi – e la prossima abrogazione della categoria”. Che non sarà un liberi tutti, visto che l’obbligo di iscrizione all’Albo sarà sostituito dall’iscrizione al Centro di Coordinamento RAEE dei luoghi di deposito dei RAEE da parte dei distributori e dei soggetti da loro delegati, come ha spiegato nei giorni scorsi a Ricicla.tv Fabrizio Longoni, direttore generale del CdC RAEE. Iscrizione vincolante, in assenza della quale gli operatori non potranno accedere al regime di semplificazioni e saranno esposti al rischio di sanzioni amministrative e penali.
Insomma, l’imperativo, ora, è quello di garantire una transizione ordinata verso il nuovo regime. In più c’è da ricordare alle imprese “che qualora fossero iscritte, oltre che alla 3-bis anche alle altre categorie dell’Albo, tali iscrizioni non subiranno modifiche e rimarranno regolarmente attive”, chiarisce il presidente. Da qui la necessità, per l’Albo, di informare correttamente tutti gli operatori iscritti in 3-bis, tanto che le mail inviate – “circa 14 mila”, dice Gizzi – superano di gran lunga il numero delle imprese iscritte “proprio perché molti operatori hanno indicato più indirizzi e noi vogliamo essere sicuri che tutti possano essere informati in tempo reale“, conclude.