Oltre 130 milioni di euro non assegnati andranno ai progetti esclusi dai fondi PNRR per le filiere faro di economia circolare nei settori della carta e della plastica. Lo ha disposto il Ministero dell’Ambiente con un decreto pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale
Via libera alla riallocazione dei fondi PNRR residui per i progetti faro di economia circolare. Come anticipato nelle scorse settimane da Ricicla.tv, il Ministero dell’Ambiente distribuirà oltre 130 milioni di euro di risorse non assegnate ai progetti che erano entrati nelle graduatorie definitive delle diverse linee d’intervento ma che erano stati finanziati solo parzialmente, o non avevano avuto accesso ai fondi, per esaurimento dei plafond disponibili. Sui 600 milioni di euro complessivamente stanziati dal Piano per le quattro ‘filiere flagship’ (150 milioni l’una), scrive il Ministero nel decreto datato 27 gennaio e pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, risultano risorse residue non assegnate per quasi 136milioni di euro a valere sulle filiere della carta, dei raee e dei rifiuti tessili, che verranno riallocate sui progetti presentati nell’ambito delle linee d’intervento per carta e plastica.
Le due filiere che beneficeranno dei fondi riallocati sono quelle che contavano il maggior numero di proposte progettuali in graduatoria provvisoria. Particolarmente elevato il valore complessivo delle proposte per la linea della plastica, che avevano superato i 2,5 miliardi di euro: circa 16 volte le risorse disponibili. Tanto che solo 32 delle 136 domande era stata ammessa a finanziamento, mentre per la carta le proposte finanziate erano 70 su 76. Nello specifico, alle proposte finanziate parzialmente (1 per la carta e 2 per la plastica) andranno 12,9 milioni di euro, di cui 11,8 per iniziative nel Centro-Sud, in linea con i criteri di riparto concordati con l’Ue. Alle proposte per la linea carta non finanziate per esaurimento del plafond (6) andranno invece 7 milioni di euro, tutti destinati a progettualità presentate da regioni meridionali. Per le numerose proposte della linea plastica che erano state escluse dal finanziamento per esaurimento dei fondi disponibili (ben 104) il decreto del MASE dispone la riallocazione di 69,5 milioni di euro, anche in questo caso tutti per iniziative provenienti dal Sud.
Nel frattempo, dopo il via libera della Corte dei Conti il Ministero ha disposto l’assegnazione definitiva delle risorse per carta, raee e tessili, mentre è ancora atteso il decreto di concessione del finanziamento per i progetti sulla plastica. Per quanto riguarda l’altra linea d’investimento del PNRR, quella da 1,5 miliardi per comuni ed enti d’ambito, è stata sbloccata l’assegnazione dei fondi per le linee d’intervento sui nuovi impianti di riciclo dei rifiuti urbani e sugli impianti innovativi per le frazioni ‘problematiche’ come fanghi e scarti tessili, mentre si attende la pubblicazione della graduatoria provvisoria per le proposte progettuali per il miglioramento dei servizi di raccolta differenziata. La pubblicazione era attesa per lo scorso 20 gennaio ma a oggi non è ancora avvenuta, complice anche l’elevato numero di proposte da valutare: oltre 3mila, per un valore di 1,6 miliardi di euro.