La legge di bilancio 2021 approda alla Camera: 5 miliardi di euro per interventi in materia ambientale, dall’efficientamento energetico al fondo per la tariffazione puntuale.
Duecentoventinove articoli per una manovra da 38 miliardi di euro. Sono i numeri della legge di bilancio 2021 approdata alla Camera dei Deputati dopo l’ok definitivo del Consiglio dei ministri. Una manovra segnata dall’emergenza coronavirus, a proposito di numeri la parola “covid” compare nel testo 49 volte, ma anche dall’attenzione all’ambiente, parola che invece ricorre ben 37 volte, manifestando l’intenzione del governo di fare della legge di bilancio uno strumento in più per accelerare l’auspicata ripartenza sostenibile.
E infatti al capitolo ambiente la legge destina uno stanziamento da ben 5 miliardi per misure che vanno dalla proroga delle detrazioni per interventi di efficienza energetica e di ristrutturazione edilizia al rinnovo fino al 2026 del contributo per la mobilità verde, fino all’istituzione di un “Sistema volontario di certificazione ambientale per la finanza sostenibile”. Grande attenzione anche al tema “economia circolare”, con una serie di misure che puntano a favorire la gestione sostenibile dei rifiuti e il recupero di materia. A partire dall’istituzione in via sperimentale del Fondo per la promozione della tariffazione puntuale nei comuni situtati in zona economica ambientale, con dotazione di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, destinata a coprire fino al 50% dei costi sostenuti per l’acquisto delle infrastrutture tecniche ed informatiche. Cinque sono anche i milioni destinati al fondo 2021-2022 per incentivare l’acquisto di compostiere di comunità nelle zone economiche ambientali.
Viene potenziata l’attività del Commissario di governo per la bonifica delle discariche abusive, con un incremento delle risorse finanziarie per il funzionamento della struttura fino al 2% del totale delle risorse assegnate per la realizzazione degli interventi. In materia di fiscalità ambientale viene invece rinviata al primo luglio 2021 l’entrata in vigore della “plastic tax” sui manufatti in plastica monouso, i cosiddetti MACSI, dei quali il testo in discussione alla Camera modifica la definizione includendo per la prima volta anche le “preforme” e inserendo tra i soggetti obbligati al pagamento anche i committenti oltre che i produttori. Sempre in materia di plastiche, viene resa strutturale a partire dal 2021 la misura introdotta in via sperimentale dal decreto legge 104 che riconosce la possibilità di usare il 100% di PET riciclato nella produzione di bottiglie in PET.