Contenuto a cura di Cem Ambiente Spa
Si chiama Ecuo Sacco di Cem Ambiente Spa il modello virtuoso di raccolta dei rifiuti avviato in 22 Comuni: in due anni di sperimentazione, una crescita di RD anche di +13,21%, e il cittadino che differenzia male i rifiuti paga di più.
Si va dal +9,09% al +13,21% passando dal +12,46%: sono questi i risultati concreti di alcuni Comuni della Città Metropolitana e della Provincia di Monza e Brianza a due anni dall’avvio della sperimentazione del progetto Ecuo Sacco, il sacco rosso per la raccolta del rifiuto secco che oggi viene utilizzato in 22 dei 59 Comuni serviti da Cem Ambiente Spa di Cavenago, per un totale di 240mila abitanti (dato comprensivo dei Comuni Ecuo sacco anche del 2016).
I dati sono stati presentati questa mattina nel corso di un Convegno dal titolo “Rifiuti in circolo. Verso la tariffa puntuale – Educazione, efficienza e sostenibilità nella gestione del ciclo dei rifiuti” dove Cem Ambiente ha presentato il progetto sperimentale e innovativo di raccolta differenziata Ecuo Sacco, finalizzato a migliorare la qualità dei rifiuti differenziati, responsabilizzando sempre più il cittadino. Presenti al Convegno, la Consigliera Anna Scavuzzo della Città Metropolitana e il vice presidente della Provincia di Monza e Brianza Roberto Invernizzi.
«Il beneficio sarà sia ambientale che economico secondo il principio “si paga in base a quanto rifiuto si produce” – spiega Virginio Pedrazzi, Amministratore unico di Cem Ambiente. Grazie a Ecuo Sacco, i Comuni Cem che hanno avviato la sperimentazione hanno registrato una raccolta differenziata in crescita e una produzione di secco in calo, ferma restando la quantità di rifiuti prodotti».
L’iniziativa, avviata dalla società nel 2014, ha dato risultati rilevanti. Secondo i dati raccolti, l’iniziativa ha portato nei primi due anni di avvio (gennaio 2014-dicembre 2015) a ottimi risultati: circa il 66% in meno di produzione di frazione secca, accompagnata da un significativo aumento delle raccolte della carta (+22%), del multipak (+43%) e dell’umido (+14,00%). E da un aumento ormai consolidato della raccolta differenziata, arrivata, in media nei Comuni della sperimentazione, all’81% con punte dell’86% in alcune realtà, come Carugate (MI). La produzione media di rifiuti si è ridotta d 93 a 40 kg per abitante/anno.
Il Convegno “Rifiuti in circolo” è stato anche l’occasione di confronto tra esperienze virtuose nella gestione dei rifiuti, dall’applicazione della tariffa puntuale alle campagne per la qualità della raccolta differenziata. Oltre agli interventi relativi al territorio gestito direttamente da Cem Ambiente, sono state presentate le esperienze, tra gli altri, del Consiglio di Bacino Priula, del rappresentante di CONAI, Luca Piatto e della Presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto. Il punto sulla situazione giuridica in tema di tariffa puntuale è stato fatto con l’avvocato Maurizio Lovisetti.
«I risultati ottenuti sono l’esempio virtuoso di una sensibilità crescente verso la raccolta differenziata – sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – la Lombardia ha fatto passi avanti notevoli sia per quanto riguarda la qualità dei materiali conferiti sia della quantità di rifiuti recuperati. Ma non basta. Dobbiamo fare di più per raggiungere l’obiettivo del 67% di raccolta differenziata indicato dal Programma regionale Rifiuti in tutte le province lombarde e c’è ancora molto da fare perché questo approccio ecologico diventi la norma, non solo nelle case, nei condomini e negli uffici, ma anche nelle strade e nei luoghi pubblici della nostre città».
L’Ecuo Sacco è un sacco rosso per i cittadini (40 litri) e azzurro per le imprese (120 litri), che viene consegnato dal Comune in numero prestabilito in base alle necessità dell’utente. Le informazioni sui sacchi sono multilingua per facilitare i cittadini stranieri. Ogni sacco ha un codice alfanumerico per migliorare le verifiche sulla tracciabilità dei conferimenti di rifiuti. Tutti gli utenti sono tenuti a utilizzare esclusivamente i sacchi colorati forniti da CEM e distribuiti dal Comune. Per chi non li utilizza è previsto un apposito adesivo di colore rosso che rappresenta un richiamo di non correttezza nella raccolta. Se i sacchi forniti non bastano, il cittadino deve acquistare, a suo carico, i sacchi in più di cui ha bisogno.