RENTRi, sistemi di geolocalizzazione a bordo entro il 31 dicembre 2025

di Redazione Ricicla.tv 07/01/2025

Entro la fine del 2025 le imprese iscritte al RENTRi che trasportano rifiuti pericolosi dovranno attestare la presenza di sistemi di geolocalizzazione a bordo degli autoveicoli. Lo ha stabilito una delibera dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali


Entro il 31 dicembre 2025 le imprese iscritte alla categoria 5 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali dovranno attestare la presenza di sistemi di geolocalizzazione sugli autoveicoli, pena provvedimenti disciplinari. Lo ha stabilito il comitato nazionale dell’Albo con una delibera datata 19 dicembre e pubblicata oggi sul portale web dell’ente. Il provvedimento fa seguito al decreto adottato lo scorso dicembre dalla direzione generale economia circolare del Ministero dell’Ambiente in attuazione del regolamento del nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti RENTRi, che dallo scorso 15 dicembre ha aperto le porte al primo scaglione di iscrizioni, incluse le imprese di trasporto rifiuti.

Stando al regolamento del RENTRi, le imprese iscritte in categoria 5 hanno l’obbligo di garantire, sui mezzi di trasporto dei rifiuti speciali pericolosi, la presenza di sistemi di geolocalizzazione basati sulle tecnologie disponibili sul mercato. Cosa che già dal 15 dicembre dello scorso anno rappresenta per i veicoli in questione requisito di idoneità tecnica per l’ottenimento e il rinnovo dell’iscrizione all’Albo. Per attestare la presenza dei sistemi a bordo, a partire dal prossimo 1 luglio ed entro il 31 dicembre le imprese dovranno inviare telematicamente, tramite il portale AGEST, un’autodichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante secondo il format esemplare allegato alla delibera. In linea con quanto disposto dal decreto direttoriale dello scorso dicembre, l’autodichiarazione dovrà riportare i numeri di targa e di telaio degli autoveicoli cui i sistemi dovranno essere associati in modo univoco.

L’installazione dei sistemi di geolocalizzazione dovrà garantire l’invio al RENTRi dei dati sul percorso dei trasporti. Una funzionalità che però, chiarisce il decreto direttoriale, scatterà solo decorsi dodici mesi dalla data di chiusura dell’ultimo scaglione di iscrizioni al RENTRi, fissata al 13 febbraio 2026, quando partirà per tutti gli iscritti l’obbligo di tenuta dei formulari di identificazione in via esclusivamente digitale. Ciò significa che le imprese dovranno dotarsi dei sistemi di geolocalizzazione con più di un anno di anticipo rispetto all’effettivo invio dei tracciati al RENTRi, che partirà solo dal 13 febbraio 2027. Un ampio margine di tempo che, nelle intenzioni di MASE e Albo, dovrà servire a testare e calibrare al meglio le funzionalità.

La strada verso la piena operatività digitale del RENTRi, insomma, è ancora lunga. Del resto, anche la tenuta dei formulari di identificazione in veste digitale e l’invio dei dati al sistema sono tuttora un work in progress. Fino al 13 febbraio 2026 i FIR continueranno quindi a essere tenuti in formato cartaceo, mentre è già pronta a partire la prima fase di operatività digitale del sistema, vale a dire la tenuta dei registri di carico e scarico in via esclusivamente telematica, che per il primo scaglione di iscritti scatterà dal prossimo 13 febbraio.

Contestualmente al provvedimento sulla geolocalizzazione, l’Albo ha pubblicato altre tre delibere che ruotano tutte attorno alle nuove modalità semplificate di raccolta dei raee introdotte con la conversione in legge del decreto ‘salva infrazioni’. Con la delibera 4, nello specifico, si ratifica l’annunciata abrogazione della categoria 3-bis, mentre con le delibere 5 e 6 vengono aggiornate le procedure d’iscrizione in categoria 4 e 5 e la modulistica per le procedure d’iscrizione semplificate.

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