Contenuto a cura di Airmet – Associazione Italiana Recuperatori Metalli
«Ci stiamo battendo per ottenere un confronto con l’Albo, per dire la nostra ed esprimere, prima di qualsivoglia riforma, il punto di vista della categoria. Non è giusto escludere dal dialogo, la parte interessata visto che è in gioco il futuro di circa 20mila imprese italiane ed altrettanti Responsabili Tecnici».
Così il Presidente dell’Associazione Italiana Recuperatori Metalli, l’ing. Nicola Giovanni Grillo, a capo anche dell’ARTA (Associazione Responsabili Tecnici Ambientali), si esprime rispetto ad alcune indiscrezioni, trapelate nei giorni scorsi, circa l’imminente riforma del sistema di accesso all’Albo Gestori Ambientali da parte di professionisti ed imprese. Una riforma che riguarderebbe moltissime categorie, tra le quali quella dei trasportatori ambulanti e quella dei Responsabili Tecnici.
Stando alle suddette indiscrezioni, i criteri introdotti per ottenere l’iscrizione all’Albo, sarebbero molto più restrittivi rispetto a quelli attuali. Fatto, questo, che andrebbe a penalizzare non solo i singoli professionisti, ma le stesse imprese che, legge impone, debbono necessariamente avvalersi di certe figure. È il caso del Responsabile Tecnico, per il quale si paventano percorsi formativi e prove di esame sottoposte alla valutazione dell’Albo stesso, a detta di qualcuno abbastanza complessi e di difficile superamento anche per i più preparati.
Ancora, si vocifera che il numero di veicoli sarà sostituito dalla portata utile complessiva, un criterio anche questo, che potrebbe penalizzare le piccole imprese. Difficile capire anche perché, per l’attività esclusiva di raccolta dei rifiuti ingombranti l’orientamento sembra sia quello di conservare le classi relative al numero degli abitanti, anziché le classi per quantità.
Interpellato, l’Albo, nella figura del suo Presidente Dott. Eugenio Onori, fa sapere che: «È vero, è in discussione la riforma delle modalità di accesso all’Albo, ma nulla è ancora definito o definitivo. Di sicuro è nostra intenzione professionalizzare al massimo le categorie, ma senza penalizzare nessuno. Infine – replica Onori – mi riservo di ricevere e valutare le proposte di tutte le Associazioni che hanno espresso desiderio di confrontarsi con noi sulle questioni di loro espressa competenza, come l’AIRMet (Associazione Italiana Recuperatori Metalli) per la questione della raccolta e trasporto di rottami metallici in “forma ambulante”, l’ARTA (Associazione Responsabili Tecnici Ambientali) per i cambiamenti che riguarderanno i professionisti che mette insieme. Sono certo infatti – conclude Onori – che tali Associazioni possano dare un contributo fattivo al raggiungimento di un obiettivo comune: assicurare qualità alla gestione dei rifiuti».