Aprile mese di scadenze per gli operatori del comparto rifiuti. Oltre a presentare il Mud e a versare il contributo annuale d’iscrizione al Sistri, entro il prossimo 30 del mese infatti le imprese dovranno anche provvedere ad inviare al Centro di Coordinamento (CdC) Raee la comunicazione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche gestiti nel 2015. Un obbligo che riguarda tutti gli operatori autorizzati al trattamento dei Raee, ivi compresi quelli che effettuano la sola operazione di messa in riserva (R13). Operatori che in virtù del decreto legislativo 49 del 2014, da 13 ottobre dello stesso anno sono obbligati all’iscrizione presso il Registro Impianti istituito sul portale on line del CdC.
La comunicazione dei volumi di Raee gestiti nel 2015 dovrà essere effettuata da ogni azienda nella propria pagina personale sul portale CdC. La procedura risulta aperta già dal 14 marzo scorso. L’omessa comunicazione dei dati annuali sulla gestione, così come la mancata iscrizione presso il Registo Impianti, espone l’azienda al rischio di sanzioni pecuniarie da 2mila a 20mila euro e, nel caso della mancata iscrizione, può comportare per l’impresa la revoca dell’autorizzazione a trattare i rifiuti.
La creazione nel 2014 di un sistema di raccolta telematica dei dati sulla gestione dei Raee ha permesso al CdC di semplificare e velocizzare le operazioni di monitoraggio del settore, sia per quanto riguarda numero e dislocazione delle imprese regolarmente operanti sul territorio nazionale che per quanto riguarda i volumi e le tipologie di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche stoccati o avviati a trattamento. Secondo gli ultimi dati diffusi dal CdC, la quantità di Raee correttamente intercettata ed avviata a recupero dai Sistemi Collettivi dei produttori ha fatto segnare nel 2015 un +8% rispetto all’anno precedente, attestandosi a quota 249.253.916 kg, con un incremento di oltre 17 milioni di chilogrammi rispetto al 2014.