Adempimenti semplificati per i piccoli raccoglitori e trasportatori di rottami ferrosi e non ferrosi. Potrebbe concretizzarsi presto una misura attesa soprattutto dalla categoria dei raccoglitori ambulanti di rifiuti metallici che la legge Green Economy aveva finito per mettere fuorilegge scatenando il caos nel settore. E non solo tra gli operatori trovatisi di fronte al rischio di essere estromessi dal mercato, ma anche tra i produttori considerato che quella provenienza incide per circa un terzo sul totale dei rottami avviati a recupero e sui quali si regge la siderurgia italiana (che non può contare su giacimenti minerari).
La fine alle incertezze aperte dall’ex Collegato Ambientale potrebbe sancirla il ddl Concorrenza, in questi giorni sottoposto all’esame della Commissione Industria del Senato. I relatori del provvedimento presso la 10^ Commissione di Palazzo Madama hanno infatti presentato nella serata di ieri una serie di emendamenti tra cui l’introduzione di un nuovo articolo al testo di legge, per la precisione il 37 bis. Le misure in questione sarebbero contenute nei commi 2 e 3 (il primo qualora andasse in porto di fatto azzererebbe il ritardo del Governo sull’emanazione del decreto sul trattamento ottimale dei Raee) e fisserebbero un termine di 90 giorni entro il quale Ministero dell’Ambiente ed Albo Gestori Ambientali si troverebbero obbligati ad operare.
«Entro novanta giorni dall’entrata in vigore del presente articolo, con decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare sono definite le modalità semplificate relative agli adempimenti per l’esercizio delle attività di raccolta e trasporto dei rifiuti di metalli ferrosi e non ferrosi – si legge nel nuovo articolo proposto dai senatori Tomaselli e Marino, che nel comma successivo aggiunge – entro il medesimo termine di cui al comma 1, l’Albo nazionale gestori ambientali di cui all’articolo 212 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, individua le modalità semplificate d’iscrizione per l’esercizio dell’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti di metalli ferrosi e non ferrosi, nonché i quantitativi annui massimi raccolti e trasportati per poter usufruire della menzionata iscrizione con modalità semplificate».
Gli emendamenti sono ancora oggetto di discussione, e qualora la Commissione Industria li approvasse, il ddl Concorrenza dovrebbe prima affrontare l’aula del Senato e poi sperare in una piena conferma di Montecitorio. Insomma i tempi non sono brevi ed è decisamente troppo presto per fissare un conto alla rovescia. Tuttavia fa certamente ben sperare che la misura provenga dall’area di Governo: forse qualcuno dalle parti di via Cristoforo Colombo si è accorto di quanto fosse necessario mettere una pezza al pasticcio combinato all’inizio dell’anno. Purché queste misure arrivino entro 12 mesi dall’entrata in vigore delle restrizioni, vale a dire entro febbraio 2017. Il tempo a disposizione è sufficiente, ma conoscendo la macchina legislativa nostrana nulla è scontato.