L’intervento della Commissaria Ue Roswall sul settore idrico in vista del documento per la nuova strategia per la resilienza idrica in Ue
“Le nostre acque sono fortemente inquinate“, questo l’allarme lanciato dalla Commissaria Ue per l’ambiente, la resilienza idrica e l’economia circolare competitiva, Jessika Roswall, nel corso del suo intervento alla sesta conferenza “Valore Acqua per l’Italia” a Roma.
“Ho presentato tre importanti relazioni sullo stato delle acque europee – ha aggiunto Roswall – In particolare, i report, hanno esaminato cosa stanno facendo gli Stati membri per proteggere le nostre acque e prepararsi meglio agli eventi meteorologici estremi. I risultati complessivi sono chiari”, ha detto la Commissaria europea che ha aggiunto: “L’approvvigionamento idrico è sotto pressione e non stiamo facendo abbastanza per ridurre i rischi di gravi inondazioni. Le acque superficiali sono in uno stato particolarmente critico. Meno del 40% dei corpi idrici superficiali dell’UE raggiunge un buono stato ecologico e solo un quarto raggiunge un buono stato chimico. Ciò è aggravato dall’impatto del cambiamento climatico e questo rischio aumenterà se non agiamo rapidamente”.
La delegata di Bruxelles ha sottolineato come sia necessario adoperarsi per salvaguardare la risorsa idrica. Proprio per questo, ha annunciato, entro l’estate, la presentazione della nuova strategia per la resilienza idrica. Gli interventi, però, hanno un costo e la Commissaria Ue si è soffermata anche sul discorso economico, spiegando quanto sia necessario non solo l’intervento delle istituzioni europee, ma anche che “dobbiamo prendere in considerazione anche fonti di finanziamento private, perché credo fermamente che ciò che è positivo per la natura sia positivo anche per gli affari”, ha dichiarato nel corso del suo intervento Roswall che ha concluso con una richiesta di dialogo con il mondo della filiera idrica, dell’agricoltura e delle istituzioni in vista della preparazione del documento per la nuova strategia per la resilienza idrica in Ue.