La Strategia Nazionale sull’Economia Circolare apre “nuove opportunità per le medie e piccole imprese” afferma Confartigianato, che plaude all’approvazione del cronoprogramma della riforma nel quale, scrive, “trovano spazio richieste storiche dell’associazione”
Dall’accelerazione sulla pubblicazione dei decreti nazionali ‘end of waste’ al rafforzamento del green public procurement per spingere il mercato dei materiali riciclati, la Strategia Nazionale per l’Economia Circolare apre “nuove opportunità per le medie e piccole imprese sul mercato dell’economia circolare” scrive Confartigianato in una nota. L’associazione plaude alla pubblicazione del cronoprogramma della Strategia, approvato con decreto dal Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, nel quale sono fissate le tappe fondamentali di quella che insieme al Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti costituisce il cuore delle riforme di settore previste del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Un percorso serrato da qui al 2026, quello scandito dal cronoprogramma, nel quale “trovano spazio alcune storiche richieste di Confartigianato” scrive l’associazione. “Il cronoprogramma del Ministero – si legge nella nota – prevede che entro i prossimi 16 mesi saranno pubblicati in Gazzetta ufficiale i Regolamenti di cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste) per alcune tipologie di materiali. Questi interventi – si legge – possono favorire le piccole imprese nella trasformazione dei propri rifiuti in particolare per quanto riguarda settori strategici come il tessile e le costruzioni“.
Per l’associazione delle medie e piccole imprese artigiane di fondamentale rilevanza anche il previsto rafforzamento del meccanismo degli acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione, con la definizione di un “programma di supporto formativo alle amministrazioni”. Una misura “che accoglie le sollecitazioni di Confartigianato”, che da sempre sottolinea come la mancanza di competenze tecniche in seno alla PA rappresenti uno dei principali ostacoli all’applicazione dei criteri ambientali minimi nelle gare pubbliche per la fornitura di beni e servizi, obbligatoria ai sensi del codice degli appalti. Sempre in tema di supporto al mercato dei prodotti sostenibili, bene, scrive Confartigianato “l’implementazione di una piattaforma digitale del Ministero che favorisce domanda e offerta di materie prime seconde“, da realizzare nella prima metà del 2024. Una “opportunità per le piccole imprese che vogliono entrare nel mercato dell’economia circolare risparmiando materie prime naturali e avviando a recupero i propri rifiuti”. scrive l’associazione.
Speriamo di avere indicazioni chiare in tema ambientale per quanto concerne la trasformazione e le responsabilità dell’EoW