Un Nord con performance da eccellenza europea ed un Sud più o meno in ripresa, ma sempre in sostanziale ritardo. Fatti i dovuti distinguo, il refrain dell’Italia a doppia velocità non risparmia neanche le statistiche sulla raccolta dei rifiuti, quale che sia la frazione di materiali coinvolta. È per questo che i consorzi di filiera dedicano spesso progetti speciali alle Regioni o ai grandi comuni del Mezzogiorno. Lo scorso anno lo ha fatto il Comieco per la raccolta della carta: ora è la volta del vetro.
Il Coreve ha infatti presentato nella giornata di ieri un Piano Straordinario di incentivazione che prevede lo stanziamento complessivo di 3 milioni di euro per spingere la raccolta differenziata in sette Regioni del Centro-Sud, più specificatamente in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. L’obiettivo dichiarato è quello di incrementare in tutte le amministrazione il recupero degli imballaggi in vetro dagli rsu nell’ordine di circa 3 kg pro capite, il che equivale ad una media di 60mila tonnellate l’anno.
Non a caso i target sono pro-capite invece di essere stati stilati ad hoc su ogni Regione (evidentemente ognuna parte da un punto di partenza differente e quindi ha in dote differenti criticità): alla base del progetto c’è la volontà di spronare i territori del Mezzogiorno a fare rete. Gli incentivi, infatti, saranno su base complessiva: se un operatore dovesse incrementare le sue quantità, nella regione, di una percentuale maggiore di quella regionale e un altro operatore presentasse un aumento percentuale inferiore, avendo la regione raggiunto l’obiettivo, entrambi sarebbero premiati con il bonus previsto per l’aumento regionale raggiunto.
Il sistema delle premialità funzionerà così: la soglia minima per ottenere il premio è un aumento del +10% delle tonnellate raccolte in convenzione nella regione rispetto al 2016. Se l’aumento sarà maggiore, il premio per ogni singola tonnellata sarà più consistente e crescerà progressivamente fino all’aumento delle quantità di +30%. Secondo le stime presentate, su ogni singolo cittadino l’incremento della raccolta si tradurrebbe nell’intercetto di circa 11 imballaggi di vetro in più all’anno. «È fattibile ed è una questione di organizzazione – dice Franco Grisan, presidente di CoReVe – spesso c’è desiderio da parte dei cittadini meridionali di fare la raccolta differenziata ma manca l’organizzazione appropriata. Per i piccoli Comuni gli impedimenti sono la logistica dopo la raccolta; per tutti, l’organizzazione di una raccolta specifica ed efficiente per bar e ristoranti e di una corretta raccolta monomateriale di vetro porta-a-porta o stradale per le famiglie».
«Raggiungere una percentuale di rifiuti di imballaggi riciclati all’80% nel 2030 è la proposta in discussione al Parlamento europeo. Conai è consapevole che un tale obiettivo può essere perseguito solo con un forte impegno a far crescere le regioni in ritardo – dichiara Roberto De Santis, presidente di Conai, il Consorzio Nazionale Imballaggi – CoReVe, il cui obiettivo nel 2030 è di riciclare l’85% degli imballaggi in vetro immessi al consumo in Italia, con questo progetto concentra i suoi sforzi sulle regioni meridionali dove esiste un potenziale di riciclo ancora inespresso».