Crescono le quantità di imballaggi compositi per liquidi a base cellulosica avviate a riciclo, che nel 2022 ha toccato il 40% dell’immesso a mercato. Ora un’intesa tra Comieco, Iren e Tetra Pak punta a spingere l’asticella ancora più in alto
Dalle applicazioni tradizionali, come i cartoni per latte e succhi di frutta, ai più recenti brick per proteggere e commercializzare brodi, passate di pomodoro e, sempre più spesso, anche l’acqua. Sono oltre 100mila le tonnellate di imballaggi in cartone per liquidi alimentari immesse ogni anno sul mercato italiano. E la cifra è in costante aumento, spinta anche dal numero crescente di aziende che scelgono di dire addio alla plastica per confezionare i propri prodotti. Parallelamente ai volumi di mercato, a crescere sono però anche gli sforzi per massimizzare il riciclo di questo particolare tipo di imballaggi, reso più complesso dalla loro natura composita, che a un 80% di fibre di cellulosa vede associato anche il 20% di plastica e alluminio rappresentato da tappi, sigilli, rivestimenti e altre applicazioni con funzione di protezione e conservazione.
Da un lato un rompicapo per i cittadini, dall’altro una sfida per gli attori della filiera, che negli ultimi anni stanno moltiplicando iniziative e investimenti per sviluppare soluzioni innovative e sinergie industriali capaci di valorizzare appieno il potenziale di circolarità dei cartoni per liquidi. È in questa direzione che si muove l’accordo sottoscritto nei giorni scorsi tra Iren Ambiente, Tetra Pak e Comieco per lo sviluppo di iniziative congiunte utili a dare nuovo impulso alla gestione sostenibile dei cartoni per bevande. L’intesa è stata siglata a Parma in una cornice non casuale, quella dell’impianto Recap di Iren, una delle più avanzate piattaforme nazionali per la selezione della raccolta differenziata che, ai sensi dell’accordo, nei prossimi mesi sarà potenziata con l’aggiunta di specifiche linee di selezione per gli imballaggi compositi per liquidi alimentari. L?obiettivo è garantire una sempre più efficace separazione dei materiali dai flussi della differenziata, per facilitare il successivo avvio a riciclo negli impianti specializzati. Un’iniziativa che la multiutility piemontese replicherà successivamente anche nel proprio impianto di selezione di Torino.
“Si tratta di una sinergia che darà impulso alla raccolta dei compositi per liquidi” ha dichiarato il direttore generale di Comieco Carlo Montalbetti. ”Gli investimenti sugli impianti di Parma e di Torino, per ampliare il range delle possibilità di trattamento dei materiali raccolti per via differenziata – ha aggiunto l’amministratore delegato di Iren Ambiente Eugenio Bertolini – sono in particolare una risposta concreta alle esigenze della distribuzione, prevedendo investimenti per il riciclo del packaging avanzato”. Nel 2022, spiega il consorzio Comieco, sono state avviate a nuova vita oltre 35mila tonnellate di imballaggi in cartone per liquidi, in crescita rispetto alle 26mila del 2018 e con un tasso di riciclo del 40%. Una performance che la filiera punta a migliorare anche agendo sulle leve della corretta comunicazione, per sciogliere i dubbi dei cittadini e garantire il conferimento nei corretti canali della differenziata. Ancora nel 2019, stando a una indagine di Astra commissionata dal consorzio, il 21,5% dei soggetti intervistati dichiarava infatti di gettare i propri cartoni per liquidi nell’indifferenziato. Per questo, nell’ambito dell’intesa, Iren, Comieco e Tetra Pak si impegnano a promuovere adeguate campagne di informazione.
Se sul fronte della raccolta e della selezione c’è ancora ampio margine di miglioramento, su quello del riciclo le imprese sono invece pronte alla sfida dell’economia circolare. Negli ultimi anni già due delle più importanti cartiere dello Stivale, rispettivamente a Lucca e Verona, hanno infatti adeguato i propri impianti con l’aggiunta di tecnologie innovative capaci di riportare a nuova vita i cartoni per liquidi alimentari in tutte le loro componenti: non solo le fibre di cellulosa, ma anche le parti di plastica e alluminio, che un tempo erano considerate frazioni di scarto (con aggravio di costi per i gestori degli impianti) e che oggi invece vengono separate e trasformate in nuovi materiali per la realizzazione di oggetti di uso comune. “Siamo lieti di sottoscrivere questo accordo con Iren Ambiente e Comieco che garantirà, grazie al processo di selezione della raccolta differenziata, l’avvio a riciclo dei cartoni per bevande in impianti in grado di valorizzare tutte le componenti di questa tipologia di confezioni trasformandole in nuovi prodotti”, ha dichiarato Lorenzo Nannariello, sustainability manager di Tetra Pak.