Il direttore tecnico di ANPAR Giorgio Bressi è stato nominato vice presidente di ECDB, ramo di EuRIC dedicato agli operatori dei rifiuti da costruzione e demolizione. Tra i temi in agenda anche l’adozione del decreto end of waste europeo
C’è anche l’italiano Giorgio Bressi (primo da sinistra nella foto) tra i componenti del neo eletto comitato esecutivo di ECDB, il ramo dell’associazione europea dei riciclatori EuRIC dedicato agli operatori del recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione. Bressi, direttore tecnico dell’italiana ANPAR, siederà con la carica di vice presidente nel board eletto ieri all’unanimità dai membri di ECDB, accanto al presidente Pär Larshans, al secondo vice presidente Christoph Althammer e a Josef Aschl, e Hans Boer nel ruolo di membri del comitato esecutivo.
Nato ufficialmente lo scorso maggio, il ramo ECDB di EuRIC, spiega l’associazione, punta a sostenere la piena applicazione dei principi dell’economia circolare nel settore dell’edilizia e delle infrastrutture, uno dei settori a maggiore intensità di risorse dell’intera economia dell’Ue, responsabile secondo la Commissione del 30% dei rifiuti annuali dell’Unione e del 9,4% della sua impronta di carbonio totale. Nel dialogo con i policymaker, spiega EuRIC, il ramo ECDB lavorerà per l’adozione di un adeguato quadro normativo che incrementi l’uso dei rifiuti da costruzione e demolizione nel settore edile e non solo, spingendo sugli appalti verdi e sull’introduzione di obblighi di contenuto riciclato nei materiali per l’edilizia.
Tra i temi al centro dell’azione di advocacy anche l’elaborazione di criteri di cessazione della qualifica di rifiuto a livello armonizzato per tutti gli Stati membri. Una partita che l’Italia sta già giocando a livello nazionale, con ANPAR impegnata in prima linea ai tavoli di confronto con il Ministero dell’Ambiente sulla revisione del decreto end of waste adottato a settembre dello scorso anno e congelato per le proteste della filiera. Un’esperienza, quella di Bressi, che “sarà fondamentale anche in Europa – fa sapere ANPAR – dove a breve si inizierà a ragionare sulla predisposizione di un regolamento EoW europeo per questi rifiuti”.