Garantire formazione e supporto tecnico e amministrativo alle imprese artigiane del commercio e dell’installazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche, per puntare a una gestione sempre più circolare dei raee. È l’obiettivo dell’intesa siglata dal Centro di Coordinamento con CNA, Confartigianato e Casartigiani
Supportare e formare i venditori e installatori di apparecchiature tecnologiche per garantire una gestione del loro fine vita sempre più in linea con la disciplina nazionale raee e con i principi dell’economia circolare. È l’obiettivo del protocollo di collaborazione siglato dal Centro di Coordinamento nazionale con le principali associazioni di categoria dell’artigianato – CNA, Confartigianato e Casartigiani – e con il patrocinio dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali. Un’intesa alla luce della quale le parti si impegnano a “favorire sinergie destinate a massimizzare l’efficacia e l’efficienza delle rispettive attività” si legge in una nota congiunta, con un occhio di riguardo ai temi della formazione tecnica e del supporto amministrativo, indispensabili per aiutare le imprese artigiane a far fronte agli adempimenti della disciplina di legge in materia di raee. “Favorire la formazione e sostenere questi soggetti della filiera raee è sostanziale per consentire loro di operare nel pieno rispetto della normativa ambientale e in parallelo per migliorare la raccolta complessiva dei rifiuti tecnologici potendo garantire l’avvio ad un corretto trattamento negli impianti qualificati dal CdC Raee” ha commentato Fabrizio Longoni, direttore generale del CdC Raee.
Un’intesa che conferma quanto il sistema nazionale di gestione dei raee sia sempre più multi-attoriale. Accanto ai sistemi collettivi dei produttori, alle aziende di raccolta dei rifiuti e agli impianti di trattamento un ruolo sempre più centrale è giocato infatti da commercianti e installatori, che già dal 2010 con l’introduzione del regime ‘1 contro 1’ sono obbligati a ritirare gratuitamente le vecchie apparecchiature dal cliente che acquisti un nuovo prodotto equivalente. Successivamente, nel 2018, l’entrata in vigore del regime ‘open scope’ ha poi ampliato il ventaglio delle apparecchiature soggette alla disciplina raee, facendovi rientrare proprio molti rifiuti elettrici ed elettronici generati dalle attività di manutenzione e installazione. Un quadro normativo in costante evoluzione che pone “complessità e oneri importanti per la categoria – ha sottolineato il presidente coordinatore di CNA installazione impianti Paolo Pagliarani – pertanto attraverso questa sinergia e le azioni di stimolo previste, potremo portare ai nostri associati strumenti e capacità per operare in maniera più efficace, e in linea con la normativa di riferimento”.
L’accordo prevede, tra l’altro, la promozione di attività di formazione e informazione delle imprese, la definizione di strumenti di assistenza per la corretta applicazione della normativa ambientale, compresa l’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, ma anche il supporto agli associati per l’iscrizione al portale del CdC Raee e la messa a disposizione del servizio di ritiro attraverso i sistemi collettivi consorziati. “Uno strumento di fondamentale importanza che consentirà – con il coinvolgimento delle associazioni territoriali e delle categorie interessate – di massimizzare l’assistenza alle imprese e di favorire la diffusione del rispetto consapevole di tutti gli adempimenti previsti dalla normativa ambientale in materia di rifiuti di apparecchi elettrici ed elettronici”, ha commentato Stefano Castronuovo, responsabile categoria installazione impianti di Casartigiani. Auspichiamo, che questa iniziativa possa contribuire anche ad una modifica normativa che valorizzi il ruolo dell’imprenditore sgravandolo dagli oneri economici e amministrativi per il conferimento dei RAEE agli impianti di trattamento” ha aggiunto Dario Dalla Costa, presidente di Confartigianato Impianti.