Dal riciclo della frazione organica alla discarica controllata: il tour di “Impianti Aperti on the Road” fa tappa al polo impiantistico di Orvieto Ambiente. Un’occasione per promuovere “una cultura consapevole della gestione dei rifiuti”, spiega Chiara Leboffe di Assoambiente
Un viaggio alla scoperta di un autentico sistema integrato per la gestione dei rifiuti urbani, per conoscere da vicino le tecnologie che consentono di massimizzare il valore dalle raccolte differenziate e di ridurre al minimo l’impatto ambientale delle frazioni non recuperabile. Dopo Torino, il tour dell’edizione 2024 di “Impianti Aperti on the Road”, la campagna di comunicazione di Assoambiente, ha fatto tappa in Umbria, aprendo le porte del polo impiantistico di Orvieto Ambiente, società del Gruppo ACEA Spa, agli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Scientifico e Tecnico Majorana-Maitani. “Un’esperienza fondamentale per poter comprendere il ciclo di gestione dei rifiuti nella sua interezza e complessità”, spiega Daniele Cecili, amministratore delegato di Orvieto Ambiente.
Una visita guidata all’interno del mondo della gestione rifiuti che ha consentito ai giovani di approfondire, grazie alle spiegazioni dei tecnici dell’azienda, il funzionamento delle diverse linee del polo di trattamento che “a valle dell’attività di raccolta dei rifiuti – chiarisce Cecili – giocano un ruolo determinante per raggiungere gli obiettivi di recupero fissati dalla normativa. : dall’impianto di riciclo dei rifiuti organici e verde da raccolta differenziata, che consente la produzione di energia elettrica e compost di qualità, all’impianto di selezione e biostabilizzazione dei rifiuti solidi urbani fino alla discarica controllata, con annesso impianto di recupero di biogas ed elettro-generazione, inclusa una sezione esaurita e già riambientata.
L’evento ‘Impianti Aperti’ – spiega Cecili – offre agli stakeholder l’opportunità di approfondire aspetti tecnici e operativi della gestione rifiuti, ma allo stesso tempo rende noi gestori coscienti del fatto che il nostro ruolo è anche quello di promuovere consapevolezza ambientale ed ispirare le future generazioni a compiere scelte più responsabili e sostenibili”, Contribuendo al tempo stesso a superare dubbi e paure che ancora troppo spesso ruotano attorno alle attività industriali di trattamento dei nostri scarti, promuovendo “una cultura consapevole della gestione dei rifiuti” spiega Chiara Leboffe di Assoambiente. “Un’occasione – dice – utile per mostrare ai cittadini del domani le buone pratiche del trattamento rifiuti, superando stereotipi e pregiudizi non supportati da dati scientifici”.