Ritornano in piena attività i locali del laboratorio chimico del Dipartimento Arpacal di Catanzaro. Laporta: “Riteniamo strategico dotare le agenzie regionali di un sistema di infrastrutture laboratoristiche che rendano incisive le operazioni di controllo e monitoraggio sul territorio”
It was the night between 31 July and 1 August 2019, the Arpacal department of Catanzaro was hit by a fire that destroyed most of its high-tech equipment and made an area of the building affected by the flames impracticable for several months. After a long and complex work of restoring the premises and purchasing new equipment, all slowed down by the pandemic of the last two years, the gas chromatography laboratory which in particular serves to determine organic pollutants is back in full operation.After a long and complex work of restoring the premises and purchasing new equipment . sensitive which are able to determine even when they are present in traces in drinking water and surface water.
“When I arrived here, I was greeted by a dramatic fire . The entire plant was in danger of going up in smoke – explains Domenico Pappaterra , general manager of Arpacal – but thanks to a powerful intervention by the fire brigade the problem was limited. We decided to restart. with determination and today we return to the city of Catanzaro and the Calabria Region a laboratory of the highest quality . We took the opportunity not only to renovate the destroyed spaces, but also to start a revamping of the equipment, for a total of around 3 million euros of investments that have made it possible to align our agency with the other Italian Arpa “.
Una volta conclusa l’opera di ristrutturazione e riqualificazione ingegneristica ed impiantistica dei locali, la nuova fase ha interessato l’acquisto di nuova strumentazione e il revamping, ossia l’aggiornamento e potenziamento tecnologico dei macchinari di laboratorio. “Il rafforzamento della rete dei laboratori è un obiettivo preciso previsto dalla legge 132, ma è anche lo scopo che ci siamo posti nel Consiglio Snpa, perché riteniamo strategico e importante dotare le agenzie regionali di un sistema di infrastrutture laboratoristiche che rendano incisive le operazioni di controllo e monitoraggio sul territorio per tutte le matrici di pressione sull’ambiente” dichiara Stefano Laporta, presidente Ispra e Snpa.
L’occasione è stata propizia anche per specializzare le linee laboratoristiche di Catanzaro, come quelle dedicate specificamente al progetto SARI dell’Istituto Superiore di Sanità che ha lo scopo di mettere in evidenza l’eventuale presenza dell’agente patogeno del COVID-19 nelle acque che giungono ai depuratori. A margine della cerimonia, sono state intitolate, alla presenza dei familiari, due sale multimediali di recente allestimento nella sede centrale dell’Arpacal, alla memoria di Francesco Maria Russo, già dirigente del laboratorio chimico di Catanzaro nonché direttore del Dipartimento provinciale di Crotone, e di Domenico Curcio, tecnico chimico dipartimento Arpacal di Catanzaro.