Cresce il numero di aziende italiane del settore packaging che investono nella progettazione circolare e sostenibile dei propri imballaggi. Lo dimostrano i numeri dell’ultimo bando Ecopack di Conai, che ha premiato 243 iniziative di ecodesign
Meno materia prima utilizzata e maggiore ricorso ai materiali da riciclo, ma anche semplificazione del design e più attenzione alla riutilizzabilità dei prodotti. A poco più di una settimana dalla (prevista) presentazione della discussa proposta di regolamento europeo sugli imballaggi, le aziende italiane del packaging confermano il proprio impegno per una progettazione sempre più sostenibile e circolare dei propri prodotti. Lo dimostrano i numeri della nona edizione di Ecopack. il bando per l’ecodesign promosso da Conai, che quest’anno ha fatto segnare un nuovo aumento delle adesioni, passate dalle 326 del 2021 a 383. In aumento anche il numero dei premiati, passato da 185 a 243, ognuno dei quali si è aggiudicato una fetta dei 500mila euro messi a disposizione dal consorzio per interventi che abbiano utilizzato almeno una delle sette leve individuate dal bando: riutilizzo, facilitazione delle attività di riciclo, utilizzo di materiale riciclato/recuperato, risparmio di materia prima, ottimizzazione dei processi produttivi, ottimizzazione della logistica, semplificazione del sistema imballo. “Siamo molto soddisfatti nel vedere che, ogni anno, le aziende italiane ci presentano sempre più casi di imballaggi rivisti in chiave sostenibile – commenta il presidente Conai Luca Ruini – ho sostenuto e seguito la nascita del Bando nove anni fa, e il successo di questa nuova edizione è per tutti noi nuova conferma di quanto sia importante valorizzare le buone pratiche e renderle esempi da imitare”.
Cinque i ‘maxi’ premi da 10mila euro, andati ad altrettante soluzioni innovative per il packaging sostenibile. A Collistar spa il premio per il lancio di una trousse ricaricabile per la cipria, Di Mauro Officine Grafiche Spa premiata per l’uso di nuove applicazioni o tecnologie che hanno consentito di semplificare la produzione delle buste da 25 kg di mangime per pesci, con una riduzione di 40 punti percentuali della CO2 e dei consumi di acqua. A Fiorini International Spa il riconoscimento per la facilitazione delle attività di riciclo, con il suo imballaggio per la pasta Antico Pastificio Umbro che si trasforma da poliaccoppiato carta e polipropilene in mono-materiale carta diventando così 100% riciclabile nella filiera carta. Magic Pack Srl trionfa per l’uso di materiale riciclato, per il vassoio in polistirene espanso destinato al contatto con alimenti, che solo materiale vergine passa ora ad essere composto per il 27,4% da XPS riciclato. Premiata infine anche Selex Spa, che per la sua confezione di mozzarella abbandona il film multistrato in poliammide e polietilene e opta per un film monopolimero in polipropilene.
Interventi sulla progettazione del packaging che si tradurranno in consistenti benefici ambientali, garantisce Conai, secondo cui le soluzioni premiate hanno già garantito riduzioni dell’11% dei consumi di acqua, del 22% di consumi di energia, e del 29% di anidride carbonica. “Progettare un imballaggio – ricorda Ruini – non è semplice: parliamo di un’attività complessa che, se ben fatta, può sicuramente aiutare a rendere meno forti gli impatti che un pack avrà sull’ambiente nel corso del suo ciclo di vita. L’ecodesign, inoltre, permette di ridurre i consumi energetici e di anidride carbonica: ecco perché, in questo momento di crisi energetica oltre che climatica, è importante provare a tutelare il pianeta anche attraverso questo strumento. Le aziende premiate lo hanno fatto”.