La società di servizi ambientali con sede a Rivoli consolida la propria posizione sul mercato dei biocombustibili con l’acquisizione di due impianti di biogas da rifiuti organici, che saranno integrati con la fase di upgrading per la produzione di biometano
Sersys Ambiente continua a dare corpo alla recente strategia di investimento nel campo delle energie rinnovabili consolidando la propria posizione sul mercato nazionale della produzione di biometano dal trattamento di rifiuti organici. Nella cornice di Ecomondo 2021 la società di servizi ambientali con sede a Rivoli e ricavi annui per 80 milioni di euro ha reso noto di aver recentemente acquisito due impianti da 1MW che gestiscono oltre 65mila tonnellate l’anno di rifiuti organici, il primo in provincia di Pavia (Zinasco), con un potenziale autorizzativo di 30mila tonnellate e il secondo in provincia di Napoli (nella zona industriale di Caivano), autorizzato a trattare 36mila tonnellate/anno di rifiuti. I due siti saranno successivamente dotati della fase di upgrading e messi quindi in condizione di produrre il ‘cugino’ verde del metano fossile in una versione liquida destinata all’autotrazione.
Le due acquisizioni vanno ad aggiungersi ai progetti lanciati nei mesi scorsi e già in fase autorizzativa per la realizzazione di altrettanti impianti di biometano da rifiuti organici in Lazio e Campania. “L’Italia è oggi ancora carente di adeguata impiantistica per lo sviluppo del biometano, soprattutto nel Centro-Sud, necessaria per la gestione e il riciclo della frazione umida proveniente dalle raccolte differenziate – ha affermato Marco Steardo, AD di Sersys Ambiente. Per questo abbiamo deciso di investire nel comparto che ha interessanti potenzialità di crescita nell’ambito delle varie iniziative per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, in particolare, della mobilità. Sersys Ambiente è impegnata in questo settore per dare un contributo significativo alla transizione ecologica del Paese”.
Sempre ad Ecomondo Sersys ha annunciato di aver raddoppiato la capacità di campionamento e monitoraggio ambientale dei propri laboratori di analisi. L’investimento sui nuovi laboratori, spiega la società, ha portato al raddoppio della capacità di elaborazione dei campioni giornalieri, da 200 a 400 su 15 differenti matrici ambientali (acqua, suolo e sottosuolo, aria, rifiuti, manufatti contenenti amianto, gas interstiziali, flora e fauna) e alla dotazione di innovative strumentazioni in grado di effettuare analisi specifiche di precisione. I laboratori, specializzati in chimica organica e inorganica, microbiologia, eco-tossicologia e amianto ed accreditati secondo gli standard internazionali, sono stati ampliati di 1.000 metri quadrati con un significativo potenziamento del parco strumentale, che comprende anche sistemi avanzati per la determinazione della presenza del virus SARS-CoV 2 sulle superfici.