Metalli riciclati, l’appello di EuRIC e BIR all’Ue: “Garantire commercio aperto”

di Elvira Iadanza 28/03/2025

Il documento congiunto delle associazioni di riciclatori in vista delle nuove regole dell’Unione Europea


“In quanto portavoce dei riciclatori europei e globali, lanciamo un grande allarme sull’introduzione di ulteriori restrizioni sulle esportazioni di metalli riciclati, oltre a quelle già stabilite nella revisione della Waste Shipments Regulation”, questo l’appello congiunto tra EuRIC, Confederazione europea delle industrie di riciclaggio (EuRIC) e il Bureau of International Recycling (BIR).

Un messaggio chiaro indirizzato a Bruxelles che prosegue descrivendo quella che, secondo le associazioni dei riciclatori, è la realtà del mercato all’interno del continente: “Attualmente l’80% dei metalli riciclati lavorati in Europa viene utilizzato dal mercato interno, mentre il resto viene esportato a causa della mancanza di domanda interna – si legge nel comunicato congiunto di EuRIC e BIR – per questo motivo, è essenziale mettere in atto misure per stimolare l’assorbimento di materiali in Europa invece di contemplare nuove misure che potrebbero minare il libero commercio di metalli riciclati”. Come quelle annunciate dall’Ue nel nuovo piano d’azione su acciaio e metalli, che prevede l’adozione di misure di “reciprocità delle restrizioni all’esportazione” ma soprattutto “l’eventuale introduzione di ‘dazi o tasse sull’esportazione’ per i metalli riciclati”.

L’obiettivo di Bruxelles è quello di mettere in sicurezza le forniture di rottame per l’industria siderurgica e metallurgica del Vecchio Continente, ma nel loro documento EuRIC e BIR sottolineano come al momento non esista una “fuga di rottami dall’Ue”: “La premessa che queste esportazioni siano in qualche modo correlate alla disponibilità di materiale riciclato nell’UE travisa la realtà dei mercati globali del riciclaggio. I metalli riciclati vengono esportati perché la domanda interna nell’UE è insufficiente ad assorbire il materiale disponibile”.

Gli operatori del settore, quindi, chiedono alla Commissione europea di mettere in atto una serie di azioni per evitare di sprecare una parte del rottame raccolto e di condannarlo alla discarica. Rivedere, innanzitutto, la decisione sullo stop all’export “per supportare lo sviluppo di un mercato ben funzionante per i metalli riciclati è fondamentale garantire un commercio aperto” affermano, inoltre si chiede l’introduzione di obiettivi obbligatori per il contenuto riciclato per i prodotti in metallo e di armonizzare la classificazione dei rifiuti oltre che a supportare le infrastrutture di riciclaggio nazionali indirizzando gli investimenti verso l’ammodernamento e l’espansione degli impianti di riciclaggio dell’UE per elaborare più metalli riciclati a livello nazionale. Le due associazioni, infine, hanno lanciato anche una petizione online per supportare le loro proposte e sensibilizzare i cittadini sulle sorti dei metalli riciclati.

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