ROMA. E’ stato presentato ieri presso l’auditorum dell’Ara Pacis a Roma l’aggiornamento del rapporto Conai 2014: i risultati sono davvero incoraggianti e collocano l’Italia tra i primi paesi europei per il recupero e riciclo degli imballaggi. All’incontro hanno partecipato il presidente Conai: Roberto DeSantis, il presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile: Edo Ronchi, e Zeno Beltrami, manager del settore per le regioni del sud Europa. «Non solo a livello di gestione interna, ma anche su raccolta differenziata e riciclo – dichiara il direttore generale del Conai, Walter Facciotto – sono stati realizzati tutti i risultati che ci eravamo dati nel precedente rapporto».
I DATI. Con il 77,7% di Acciaio, alluminio, carta, vetro e plastica immessi al consumo recuperati ammonta a 9,2milioni di tonnellate il materiale che è stato sottratto alle discariche a tutto vantaggio dell’ambiente e dello sviluppo dell’economia circolare. E se nel 1998 (anno di nascita del consorzio) due terzi degli imballaggi erano conferiti in discarica, oggi solo due imballaggi su dieci trovano ancora questa destinazione. Per rendere l’idea, l’obiettivo raggiunto nel 2014 ha permesso di risparmiare, 3, 3 milioni di tonnellate di materia prima tra bottiglie in vetro, risme di carta, legno, lattine in alluminio, flaconi di detersivo e addirittura l’equivalente in peso di un treno “Frecciarossa” per quel che concerne l’acciaio. Dal punto di vista del risparmio energetico invece, sono addirittura 18 miliardi i kwh risparmiati. Infine si è evitato che di 3,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica fossero emessi in atmosfera.
I PROTAGONISTI. Un invito alla politica a sostenere di più un settore che da solo è riuscito a raggiungere risultati che hanno superato le più rosee aspettative, è arrivato nel corso della tavola rotonda alla quale hanno partecipato Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera dei Deputati, Giuseppe Francesco Maria Marinello, presidente dell’omonima commissione al Senato, Andrea Bianchi presidente delle politiche ambientali di Confindustria, Grazia Nuzzi di Confcommercio, Antonio Feola presidente dell’istituto italiano imballaggi, e Stefano Ciafani, segretario nazionale di Legambiente. I relatori hanno sottolineato l’importante impatto economico di un’attività che va avanti e persegue un ulteriore aumento del recupero e riciclo degli imballaggi: a fronte di 477 milioni di euro spesi per il funzionamento del Conai, sono circa 993 i milioni guadagnati dal settore che attualmente occupa 37mila addetti a dimostrazione del ruolo strategico svolto dal sistema consortile in seno all’economia circolare.