Verso RemTech Expo, Esonda: tutela e controllo delle acque

di Redazione Ricicla.tv 06/06/2017

Un bene indispensabile, ma anche un rischio per alcuni territori o ancora una risorsa da recuperare e gestire per evitarne la dispersione. L’acqua in tutte le sue forme è stata al centro dell’evento svoltosi durante la mattinata di oggi dal titolo “Nuove frontiere per la ricerca, la sostenibilità ambientale e la comunicazione nel settore dell’acqua”, organizzata da WARREDOC, Alta Scuola, la Struttura di Missione del  Governo #Italiasicura e l’Istituto Nazionale di Urbanistica  (INU) presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, a Roma, e realizzato con il supporto del World Water Assessment Programme dell’UNESCO insieme a numerosi partner tra enti pubblici, istituzioni e imprese private. Una mattinata di studi propedeutica a Esonda, segmento parallelo di Remtech Expo 2017, il principale evento specializzato in tutela di ambiente e territorio in programma dal 20 al 22 settembre prossimi a Ferrara.

«Quella di oggi è una giornata sull’acqua intesa come risorsa e come rischio, che è quello che anche RemTech fa quando va dalla gestione delle risorse naturali alla gestione dei rischi ambientali – ha spiegato uno dei moderatori della giornata, Filippo Maria Soccodato, segretario di Alta Scuola – trasversali sono gli argomenti e altrettanto trasversali sono i partecipanti».

«Il piano di interventi per il dissesto idrogeologico prevede quasi 10mila interventi per 30 miliardi di spesa – illustra il direttore della struttura di missione #Italiasicura, Mauro Grassi – ma soprattutto abbiamo lavorato per incrementare le risorse e siamo riusciti a passare da 400 milioni a oltre un miliardo di euro l’anno».

«Il dove interpretato dal punto di vista digitale permette una lettura accurata delle problematiche dei territori – ha spiegato Bruno Ratti, presidente di ESRI Italia, illustrando le prospettive di innovazione del settore della gestione delle acque – questa lettura ha permesso di definire delle metodiche molto avanzate che vengono chiamate “scienza del dove”, ed è quello che noi utilizziamo come strumento di tutela ambientale per allinearci alle direttive dell’UNESCO».

Interventi sui territori e sulle infrastrutture, tecniche per il recupero di risorsa e materiali dai reflui, uno sguardo attento alla condizione italiana, tra ricchezza e criticità, senza perdere di vista un quadro internazionale condizionato dai cambiamenti climatici: numerosi relatori di diverse discipline scientifico-professionali, a coprire tutti i settori di conoscenza, hanno alternato brevissime presentazioni ad interventi mirati ad ampie discussioni con un diversificato gruppo di partecipanti – tra addetti ai lavori, giovani professionisti e studenti – per analizzare punti di forza e problematiche chiave delle nuove frontiere ed opportunità offerte dal digitale e dal progresso tecnologico per la sostenibilità e la salute dell’ambiente, della popolazione e dell’economia.

La comunicazione è il punto di arrivo dei lavori che sono partiti nei mesi scorsi e culmineranno nella “Smart River International Conference” che si terrà il 22 settembre nella cornice di RemTech Expo, a cui si arriverà anche attraverso una campagna social veicolata dall’hashtag #Watermanifesto con cui saranno diffusi tweet e brevi comunicazioni sul tema redatti d’intesa tra i tanti enti aderenti all’iniziativa per raggiungere anche i non addetti ai lavori con informazioni centrali per il grande pubblico su quello che resta un bene primario e sempre più prezioso per il Pianeta.

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