Dal 29 al 31 marzo arriva TEA, il ciclo di sei appuntamenti dedicati ai temi della transizione ecologica e digitale in vista del Pnrr
Nei giorni in cui tanto si parla di transizione ecologica e Recovery Fund, è importante aprire spunti di riflessione per garantire una corretta e sempre più trasparente comunicazione tra imprese, associazioni e società civile. La posta in gioco è davvero alta: il futuro dell’ambiente italiano. È in quest’ottica che Ispra e Snpa danno il via alla loro “Transizione ecologica aperta“, TEA, il progetto promosso per discutere sulle opportunità e gli orizzonti che si apriranno con i nuovi fondi europei previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Dal 29 al 31 marzo si terrà un ciclo di incontri territoriali, in veste digitale, organizzato con il contributo di alcune ARPA. “Fare presto e bene”, è questo lo scopo degli incontri per una collaborazione sempre più forte e consolidata fra imprese e sistema pubblico. Come raggiungere in tempi brevi gli obiettivi della circular economy? E quali saranno gli impatti degli impianti sull’ambiente? Tante le questioni lasciate in sospeso che l’Italia dovrà cercare di risolvere con immediatezza. Una transizione ecologica per la quale sono necessari confronti, ma soprattutto un percorso condiviso tra stakeholder pubblici, privati e associazioni di categoria.
Sei eventi tematici in una tre giorni ricca di spunti, accompagnata da un vasto panel di esperti del settore chiamati a confrontarsi su argomenti di grande attualità: economia circolare, industria per l’ambiente, transizione energetica, autorizzazioni e controlli partecipati, infrastrutture e uso del territorio, monitoraggio ambientale dallo spazio. “Dall’esempio del riciclo chimico delle plastiche alla transizione industriale dell’ex Ilva di Taranto”: ad aprire il primo giorno di incontri un focus sull’impianto pilota per il riciclo chimico delle plastiche Moretec di Ferrara e sull’ex Ilva di Taranto, autentico esempio di transizione industriale.