Da Montignoso fino a Rimini, riparte l’eco-trail capitanato dal divulgatore ambientale Roberto Cavallo per combattere l’abbandono illecito dei rifiuti
Sette tappe, per un totale di 416 km e ben 37mila metri di dislivello positivo: è questa la nuova sfida lanciata da Keep Clean and Run e che, come da ormai sei anni, anche quest’anno l’eco-atleta Roberto Cavallo si dice pronto ad affrontare. Una settimana – dal 23 al 29 aprile 2021 – all’insegna dello sport che fa bene non solo al corpo, ma soprattutto all’ambiente: è l’ormai diffuso fenomeno del plogging che unisce la corsa alla rimozione del littering, proprio quello che uccide i nostri mari e che va contrastato nei suoi luoghi d’origine, cioè nell’entroterra. Da Montignoso fino a Rimini, con una tappa anche alla fiera di Ecomondo, l’eco-atleta insieme al suo team attraverserà l’Appennino tosco-emiliano raccogliendo i rifiuti abbandonati lungo l’impervia “Linea Gotica”, nei giorni del settantaseiesimo anniversario della Liberazione italiana dal Nazi-fascismo.
“È stata la linea dell’ultimo brandello e poi finalmente c’è stata la liberazione. Qui speriamo anche di correre per un’altra liberazione, quella dalla pandemia. Speriamo davvero di portare un segno di speranza e io cercherò di raccontare un’Italia che dobbiamo riscoprire”, dichiara Roberto Cavallo, l’eco-atleta di Keep Clean and Run. La corsa, quindi, come metafora del percorso del rifiuto stesso, che viene prima abbandonato e poi trascinato velocemente dagli agenti atmosferici nei ruscelli, nei fiumi, e infine nel mare, divenuto ormai l’enorme pattumiera dei nostri rifiuti. E da qui Keep Clean and Run, uno slogan che ci ricorda di fare qualcosa di buono per la natura che ci circonda e, inevitabilmente, anche per noi stessi.
“L’economia circolare deve essere un faro, un anello di congiunzione. Ognuno faccia la sua parte. Sicuramente le istituzioni devono dare un input anche normativo e legislativo. Ovviamente bisogna colmare un gap – spiega l’On. Ilaria Fontana, Sottosegretaria Ministero della Transizione ecologica – che è anche culturale e questo può succedere solo con un gioco di squadra. Dico sempre che il rifiuto è un errore di progettazione perché il rifiuto non può essere tale. Ogni oggetto ha la sua storia, ha un suo percorso e ogni oggetto è un bene, una risorsa”.
Una risorsa, quindi, da preservare e soprattutto da gestire nell’ottica di uno sviluppo più sostenibile del territorio. E tra le novità previste per l’edizione 2021, ad accompagnare il protagonista della corsa green ci sarà Flow 2, un device in grado di monitorare e rilevare la qualità dell’aria lungo tutto il percorso che il team di Keep Clean and Run attraverserà. “Ci permetterà di rilevare una serie di parametri, in particolare PM1, PM1, PM2,5, PM10, NO2, VOCs e i composti volatili”, spiega Luigi Bosio del gruppo ERICA. Una sfida, allora, che anche quest’anno punterà ad allargare la sua platea, perché con un piccolo gesto ognuno può fare la sua parte. “Fare squadra e fare rete sono le due chiavi di questa campagna che è una campagna europea, ma che in Italia dal 2015 è aperta a tutti. Quindi, Let’s Clean Up Europe è una call to action. Questo messaggio – aggiunge Emanuela Rosio del gruppo AICA – diventa bandiera dell’importanza della pulizia del territorio e anche delle azioni di cura dell’ambiente in cui viviamo”.