“Battiamoci per almeno il 55%”. L’appello per la mobilitazione di tutti perché l’obiettivo nazionale di riduzione dei gas serra al 2030 sia almeno del 55%.
In previsione dello sciopero del clima 20-27 settembre, esponenti ambientalisti e della società civile, scienziati, accademici, esperti e giornalisti lanciano un appello perché tutti i cittadini si mobilitino contro il riscaldamento globale, la “più grande minaccia di questo secolo”. E, conseguentemente, affinché il governo ridefinisca nel PNIEC, il Piano Nazionale Energia/Clima, quel vergognoso obiettivo del 33% di riduzione dei gas serra al 2030, fissato proprio mentre la neo-presidentessa dell’UE, Ursula von der Leyen, propone di alzare al 50-55% il precedente obiettivo UE del 40%.
Dopo gli spaventosi crolli della banchisa polare di questa estate; dopo il rogo della foresta amazzonica, il “polmone verde” della terra, in nome degli interessi delle grandi compagnie agrario-alimentari non c’è più tempo da perdere: BATTIAMOCI PER ALMENO IL 55%!
Come strumento di mobilitazione, anche dopo la settimana per il clima, i firmatari dell’appello propongono una legge d’iniziativa popolare che assuma quell’obiettivo, prevedendo a tal fine un fondo speciale per realizzarlo. Un fondo da finanziare da subito con l’abolizione degli incentivi di cui ancora fruiscono, direttamente o indirettamente, i combustibili fossili; e prevedendo per il seguito l’istituzione di una carbon tax.