Qualcosa sul fronte rifiuti in Sicilia si sta muovendo, o almeno così pare. Oggi il governatore Nello Musumeci è stato a Palazzo Chigi dove ha avuto un colloquio con il premier Paolo Gentiloni. Il messaggio da recapitare al padrone di casa è breve e conciso: poteri speciali nel ciclo integrato di gestione dei rifiuti in Sicilia.
E’ necessario ricordare che sull’isola si è a un passo dall’emergenza. Con la discarica di Bellolampo al collasso e percentuali di raccolta differenziata vicine al 15%, la situazione sta per precipitare. Un incontro durato circa un’ora durante il quale il governatore ha illustrato le criticità che si è trovato di fronte al momento del suo insediamento a Palazzo d’Orleans e, soprattutto, ha inoltrato personalmente al presidente del Consiglio la richiesta di avere poteri speciali sul tema dei Rifiuti.
“Un incontro cordiale, improntato a reciproco rispetto istituzionale”, lo ha definito Nello Musumeci al termine del faccia a faccia. “Ho trovato nel presidente del Consiglio grande disponibilità, dopo avergli rappresentato due emergenze essenziali in Sicilia, che ho trovato sulla mia scrivania al momento del mio insediamento. Il problema rifiuti e il problema della penuria d’acqua nel palermitano”. Quello dei rifiuti, ha spiegato Musumeci, “è un problema generale che riguarda l’intera isola, abbiamo le discariche ormai prive di disponibilità se non per altri sei o sette mesi, non abbiamo strutture, non abbiamo impianti di compostaggio. Tuttavia, i tempi non sono compatibili con le esigenze delle comunità amministrate”.
Per questo il presidente Musumeci ha chiesto al governo poteri speciali per fronteggiare le emergenze: “Ho chiesto al presidente di valutare questa opportunità. Il presidente si è riservato di darmi una risposta dopo qualche giorno perché contatterà il ministro dell’Ambiente, almeno per quanto riguarda il problema dei Rifiuti, contatterà e consulterà i suoi collaboratori, farò avere al ministro e al presidente tutto quello che serve sul piano della documentazione. Sono ottimista perche’ abbiamo bisogno di non pregiudicare la buona reputazione e l’immagine della mia terra soprattutto nell’approssimarsi della stagione estiva. Nel frattempo fronteggerò la situazione con una serie di provvedimenti tampone, ho già incontrato i sindaci delle due maggiori città, Palermo e Catania, mi hanno assicurato che cureranno la differenziata e nello spazio di un paio di mesi si dovrebbe attivare un sistema di raccolta porta a porta che dovrebbe condurre meno Rifiuti nelle discariche, sostenere e incoraggiare gli altri comuni, attivare le discariche che erano già state autorizzate ma mai completate, quindi accelerare i lavori in questo senso”. Oltre a questo, “stiamo predisponendo un bando per cercare di mandare per qualche mese i rifiuti fuori dalla Sicilia, per non appesantire ulteriormente il sistema delle discariche, faccio appello alla buona volontà dei siciliani e dei sindaci perché questa battaglia che è una battaglia di civiltà che non ha colore politico può essere vinta soltanto se tutti, ognuno con il proprio ruolo, ci mettiamo di buona lena”.
Sempre sul fronte dei Rifiuti, Musumeci si è soffermato sul progetto della settima vasca di Bellolampo: “Con tempi ordinari la settima vasca potremmo averla fra un anno, se dovessimo avere i poteri straordinari potremmo disporre di questo spazio assai capiente, anche nell’arco di qualche mese. Noi abbiamo bisogno di puntare sulla differenziata, abbiamo bisogno di portare meno rifiuti nelle discariche, abbiamo bisogno di impianti di pre e post trattamento, ma purtroppo per realizzarli ci vogliono uno o due anni, forse anche più. E allora nel frattempo, meno rifiuti alle discariche, più impianti di compostaggio anche mobili, se fosse possibile, ed evitare il collasso immediato attraverso la esportazione dei rifiuti in altre parti dell’Italia, se alcuni presidenti di regione dovessero consentirlo. Altrimenti, all’estero. Ma è una extrema ratio che vorrei scongiurare”, ha concluso.