Si conclude il progetto GETRI-SWITCH sulla ricerca di soluzioni sostenibili per il trasporto transfrontaliero di rifiuti inerti. Dallari: “Trasferire dai camion alla ferrovia il grande traffico dei materiali inerti è stata la nostra sfida”
“Trasferire dai camion alla ferrovia il grande traffico dei materiali inerti è stata la nostra sfida” spiega Fabrizio Dallari, professore ordinario di logistica LIUC-Università Cattaneo. Ottimizzazione della logistica e riduzione dell’impatto ambientale in termini di traffico, emissioni inquinanti e climalteranti e rumore dovuto al trasporto dei rifiuti inerti: questi gli obiettivi del progetto GETRI-SWITCH che introduce l’integrazione funzionale del trasporto su gomma e ferro. “L’intermodalità per sua natura, soprattutto quella su ferro, è un sistema di trasporto sostenibile, a differenza dell’autotrasporto” aggiunge Paolo Landini, ufficio sostenibilità ambientale della provincia di Varese.
“I punti di forza del progetto sono legati alla riduzione delle emissioni e all’impatto ambientale derivante dal trasporto e dalla pericolosità di questo traffico andata e ritorno. I punti negativi sono legati al fatto che con le brevi distanze il trasporto intermodale non è conveniente rispetto a quello su strada” aggiunge Fabrizio Dallari, professore ordinario di logistica LIUC-Università Cattaneo.
Un progetto ambizioso che ha visto la collaborazione tra la provincia di Varese e il Canton Ticino. “SWITCH è il naming del progetto. Intende uno switch verso l’intermodalità perché il progetto GETRI-SWITCH lavora sull’intermodalità dei materiali inerti per trasportare questi rifiuti e cercare di convertire il trasporto dalla gomma al sistema ferroviario” dichiara Paolo Landini, ufficio sostenibilità ambientale della provincia di Varese.
“Siamo riusciti a sperimentare in una settimana un caso pilota. Dalla Svizzera è partito un camion che è stato caricato sul treno, è arrivato in Italia, si è recato presso una cava della provincia di Varese dove sono stati scaricati i materiali inerti. Lì sono stati caricati materiali inerti vergini da riportare in Canton Ticino sempre su treno” chiude Paolo Landini, ufficio sostenibilità ambientale della provincia di Varese.
I rifiuti inerti rappresentano circa il 30% delle merci movimentate tra la Svizzera e l’Italia esclusivamente su gomma. “A livello nazionale, ma anche europeo è noto che in questo momento abbiamo una fortissima crisi nel settore degli autotrasporti dovuta alla mancanza di autisti. Quindi, è chiaro che trasferire gran parte del trasporto su binari, sfruttando meglio le strutture che abbiamo, potrebbe dare un grandissimo beneficio anche a questa situazione che non sembra contingente, ma sicuramente perdurerà nel tempo, sia per quanto riguarda la crisi degli autisti che un trasporto sempre meno sostenibile” spiega Fabrizio Dallari, professore ordinario di logistica LIUC-Università Cattaneo.