La Giunta di governo della Regione Puglia ha approvato il ddl che mette mano all’organizzazione del ciclo dei rifiuti nel tacco d’Italia. Riordino che arriva a qualche mese di distanza dalle promesse del presidente Emiliano, e a pochi giorni, invece, dalla polemica scaturita dai primi carichi di rifiuti pugliesi destinati a smaltimento in Emilia Romagna.
Il ddl, come peraltro annunciato dal Presidente Emiliano, modifica la perimetrazione dell’ambito territoriale ottimale, individuandolo con l’intero territorio regionale. Conseguentemente, viene modificato anche l’organo di governo, creando l’Agenzia Regionale, il cui compito sostanziale è quello di attuare il piano regionale dei rifiuti, consentendone la chiusura del ciclo. Viene quindi azzerata la struttura organizzativa, che peccava di eccessiva frammentazione tanto nella sua perimetrazione che nei relativi enti di governo (gli ormai “ex” Oga). Il nuovo testo, inoltre, modifica gli ambiti di raccolta ottimale i cui confini saranno determinati dalla Giunta regionale, al fine di ottenere migliori economie di scala per l’erogazione dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto.
La nuova Agenzia regionale unica procede, in conformità con la normativa nazionale e comunitaria, all’affidamento della realizzazione e della gestione degli impianti nonché all’affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto degli rsu. Si realizza così il progetto di riportare in capo all’amministrazione regionale, mediante una nuova centralizzazione, l’organizzazione dei servizi sull’intero territorio pugliese. Più in dettaglio tra questi servizi bisogna spiccano: determinazione di tariffe in linea con i parametri fissati a livello nazionale; vigilanza su standard qualitativi e livelli generali di servizio; disciplina dei flussi delle varie frazioni di rifiuti; predisposizione delle linee guida della Carta dei Servizi.
Soppressi gli organi di governo a livello provinciale, tutti i Comuni e la città metropolitana del capoluogo dovranno partecipare alla nuova Agenzia regionale con il compito di attuare, per l’appunto, il nuovo Piano regionale dei rifiuti esercitando tutte le conseguenti funzioni amministrative, operative e di supervisione, e finanziata attraverso i proventi derivanti dai contributi da parte dei Comuni, da determinarsi con delibera dell’assemblea dei delegati. È prevista l’eventualità di ricorrere ad impianti privati presenti sul territorio regionale, ma le tariffe applicate non potranno superare quelle in quelli pubblici. Gli organi dell’agenzia sono il presidente, il direttore generale, il consiglio del bacino e l’assemblea dei delegati.
Questa fase transitoria sarà gestita da un commissario che dovrà occuparsi di attivazione dell’Agenzia ed attuazione del piano. La nomina da parte del presidente della Regione Michele Emiliano probabilmente ricadrà su Gianfranco Grandaliano, attuale presidente della partecipata Amiu Puglia.