C’è anche l’ex inceneritore di Lecce, dove sarebbero state tombate 140mila tonnellate di rifiuti, tra i ‘siti orfani’ pugliesi che saranno bonificati grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Maraschio: “Grande opportunità per il nostro territorio”
Discariche abusive, opifici dismessi, un inceneritore fermo dagli anni ’90 dove sarebbero state accumulate decine di migliaia di tonnellate di rifiuti di ogni genere: sono sei i ‘siti orfani’ pugliesi inseriti dal Ministero della Transizione Ecologica nella lista delle oltre 260 aree su tutto il territorio nazionale che potranno essere riqualificate grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Uno stanziamento da 500 milioni di euro, per portare a termine i lavori di bonifica e messa in sicurezza di siti potenzialmente contaminati per i quali il responsabile dell’inquinamento non sia individuabile o non abbia provveduto a tutti gli adempimenti normativi previsti. Per la Regione Puglia sono stati ammessi al finanziamento sei interventi sui dieci inizialmente proposti, per una superficie complessiva di circa 10 ettari.
“Il PNRR rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio utile per intervenire su importanti problemi ambientali aperti da molto tempo ormai” ha dichiarato l’Assessora regionale all’Ambiente, Territorio e Urbanistica Anna Grazia Maraschio. Nella giornata di ieri la giunta regionale ha approvato l’ordine di priorità degli interventi. Si partirà con un primo stanziamento da circa 44,5 milioni di euro per l’avvio delle operazioni di bonifica nei siti dell’ex discarica comunale di Auligno, nel comune di Brindisi, nel primo di due lotti di una discarica abusiva a Santeramo in Colle e nell’area dell’ex inceneritore SASPI di Lecce, dismesso nel 1989, dove sarebbero state tombate oltre 140mila tonnellate di rifiuti di varia natura, comprese le scorie d’incenerimento. A questi interventi si aggiungeranno nei prossimi mesi quelli sull’ex Opificio I.A.O e Diso e sull’ex Opificio Zincherie Adriatiche di Troia.
“La messa in sicurezza dei siti da bonificare – ha dichiarato Maraschio – rappresenta un’azione fondamentale della mia azione politica e colgo l’occasione per ringraziare i miei uffici, che in tempi rapidi hanno fornito le proposte progettuali al MITE e per aver colto con spirito di servizio e dedizione l’importante sfida che ci aspetta per sfruttare al meglio le risorse del PNRR.”. “Queste risorse si vanno ad aggiungere agli oltre 250 milioni impegnati negli ultimi 5 anni per mettere in sicurezza il territorio dagli abbandoni di rifiuti, la bonifica di siti contaminati e per eliminare l’amianto. Il prossimo passo sarà quello di chiedere e ottenere il finanziamento degli ulteriori siti individuati nell’ambito dei Fondi PNNR per proseguire con determinazione la mia azione di riqualificazione ambientale del territorio pugliese”.