La Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee a ospitare il Deposito Nazionale delle scorie radioattive continua a far discutere. Si tratta di “un’infrastruttura strategica dove mettere in totale sicurezza i rifiuti radioattivi. Parliamo di meno di 100mila rifiuti radioattivi di cui 78mila a bassa e media attività. Sogin è in attesa del nulla osta delle attività competenti e una volta ricevuto pubblicheremo la mappa Cnapi e inizierà il confronto”. Così l’amministratore delegato dell’azienda, Luca Desiata, in una conferenza stampa per illustrare i dati del 2017 parla della carta per la quale è atteso un decreto congiunto dei ministeri dello Sviluppo economico e Ambiente, sottolineando la strategicità del deposito e chiedendo al tempo stesso un sostegno “solido e condiviso”. “Non entro nel merito delle decisioni governative, è un nulla osta che deve essere supportato in modo solido. Noi lo riteniamo un progetto essenziale, a bassissimo rischio ambientale ma siamo consapevoli delle difficoltà che il progetto incontrerà. Noi possiamo dire che siamo pronti a pubblicare la Cnapi anche in questi giorni e che il processo sarà condiviso con i territori” ricordando che sarà avviata una ampia consultazione pubblica e che i benefici per il territorio saranno essenzialmente occupazionali “per un lungo arco di periodo di 50-60 anni” oltre a compensazioni economiche.
IL CONFRONTO CON IL NUOVO GOVERNO – Sul deposito dei rifiuti nucleari “dal nuovo Governo ci aspettiamo un dibattito sereno dal punto di vista tecnico che evidenzi i benefici e i rischi veramente limitati. Ci aspettiamo un dibattito aperto, trasparente e sereno. Auspico un dibattito sereno dall’insediamento del nuovo Governo perché serve un forte sostegno a livello governo centrale e locale” ha aggiunto. Quanto alle accelerazioni degli ultimi tempi con il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, che aveva lasciato intravedere, qualche settimana fa, una pubblicazione imminente della mappa Cnapi, Desiata ha detto: “Le interlocuzioni con i ministeri non si sono mai interrotte. L’attenzione degli ultimi mesi la vedo in modo positivo, è un discorso che dovrà essere ripreso dal nuovo Governo ed io sono estremamente positivo su ciò che è successo negli ultimi mesi che ha permesso di riprendere il dossier”. Sulla possibilità che riesca l’attuale Governo a dare il nulla osta, l’ad di Sogin ha risposto: “Non sono io a poter dire se arriverà dal nuovo Governo o dall’attuale; se dovesse arrivare dall’attuale noi siamo ben contenti perché iniziamo prima. Lasciamo alla politica decidere il momento opportuno”.
OBIETTIVI 2018 – Per il 2018 “abbiamo un solo unico obiettivo: raggiungere il miglior anno di sempre per Sogin in termini di attività di smantellamento”. “Nel 2018 è programmato un significativo incremento delle attività di decommissioning che raggiungeranno il maggior valore economico di sempre con un budget previsionale fino a 92 milioni di euro” ha indicato Desiata anticipando come “i risultati del primo trimestre 2018 sono in linea con il budget con un avanzamento dello smantellamento a 11,7 milioni, miglior trimestrale della storia di Sogin”. Il primo trimestre ha generalmente “una dinamica positiva” ha sottolineato l’ad ma “siamo fiduciosi di portare a termine questo target per l’anno”. “A livello di spesa siamo a meta’ del guado, per quanto riguarda lo smantellamento a fine 2017 siamo attorno al 30%, possiamo dire che siamo a poco meno di un terzo del processo di decomissioning”.
BILANCIO – Luca Desiata, amministratore delegato di Sogin, la società che ha il compito di smantellare gli impianti nucleari e gestire i rifiuti radioattivi, traccia il bilancio dell’anno trascorso illustrando i dati di consuntivo. “Il 2017 è stato per Sogin un anno di forte ripresa delle attività di decommisioning e di implementazione di un processo aziendale volto a razionalizzare e riorganizzare la struttura. Sogin ha realizzato un volume di attività di smantellamento pari a 63,2 milioni di euro (erano 53,8 nel 2016) superiore del 13% rispetto alla media degli-ultimi sette anni (2010-2016) e il secondo miglior risultato, dopo il 2015, in termini economici da quando la società è stata costituita”. teriore contenimento dei costi operativi e al consolidamento organizzativo. Gli obiettivi strategici previsti entro l’anno, ha elencato Desiata, sono: la conclusione della bonifica, nei prossimi mesi, della Fossa 7.1 nell’impianto Itrec di Rotondella (Mt), le attivita’ preliminari per l’attacco ai vessel delle centrali di Trino (Vc) e Garigliano (Ce); la conclusione del decommisioning dell’impianto di Bosco Marengo (Al), dove sara’ raggiunta la cosiddetta fase di a’brown field’. Nel corso del 2018 Sogin lavorera’ per riprogrammare gli iter di gara per terminare i lavori di realizzazione del complesso Cemex a Saluggia (Vc) e dell’impanto Icpf a Rotondella (Mt). Con la legge di bilancio 2018 e’ stato affidato a Sogin il decommisioning del reattore Ispra-1, situato nel complesso del Joint Researche Centro di Ispra (Varese)