Materie critiche: a Lecce un’avanguardia di competitività e circolarità

di Redazione Ricicla.tv 11/02/2025

Parte da Lecce il 21 febbraio la campagna ‘Impianti Aperti on the Road 2025’ di Assoambiente. Porte aperte al nuovo impianto Techemet per il recupero di rame, oro, argento e palladio dalle schede elettroniche a fine vita. Un baluardo per l’approvvigionamento sicuro delle risorse strategiche per la doppia transizione


È nuovo di zecca ma promette già di rivelarsi un autentico baluardo nel nuovo scenario di competizione globale: è l’impianto di trattamento di schede elettroniche della società americana TECHEMET a Guagnano, in provincia di Lecce, che il prossimo 21 febbraio ospiterà la prima tappa dell’edizione 2025 di ‘Impianti aperti On The Road’, la campagna di comunicazione itinerante promossa da Assoambiente, associazione nazionale delle imprese del waste management. Fulcro della nuova struttura, che per la prima volta aprirà le porte al pubblico, è un innovativo macchinario in grado di triturare e separare con precisione le componenti elettroniche ed elettriche per avviarle a riciclo, oltre a macchinari e laboratori di ultima generazione, progettati per l’analisi e la separazione dei metalli preziosi come rame, oro, argento e palladio. Un’avanguardia industriale di competitività e circolarità nel cuore del sud.

Nei prossimi anni l’impianto di Guagnano dovrà garantire non solo il corretto trattamento di un flusso di rifiuti, i raee, in crescita costante, ma anche contribuire a rendere l’Italia (e l’Europa) meno esposta ai turbamenti del quadro politico internazionale e ai loro effetti sul mercato delle risorse indispensabili per la transizione verde e digitale. Dal rame al cobalto, passando per i metalli della famiglia del platino (incluso il palladio) e per le cosiddette ‘terre rare’: risorse sempre più preziose anche in chiave geostrategica, con l’Ue stretta nella morsa tra la Cina – che controlla il commercio globale di materie critiche e che sta già applicando restrizioni all’export – e gli Stati Uniti a guida Trump, che dal canto loro puntano a mettere le ‘terre rare’ custodite nel sottosuolo dell’Ucraina al centro dei negoziati per porre fine all’invasione militare russa. Anche per questo, secondo il Critical Raw Materials Act dell’Ue, entro il 2030 la domanda industriale di 16 elementi strategici (sui 34 contenuti nella lista ufficiale dei materiali critici) dovrà essere soddisfatta per un quarto almeno dalle quantità recuperate dai rifiuti che li contengono.

Nel quadro di relazioni internazionali in forte trasformazione, sia sotto il profilo economico che politico, appare sempre più chiaro quanto non solo i destini della doppia transizione, ma quelli dell’intera economia europea siano sempre più legati alla quantità di risorse che riusciremo a recuperare dai rifiuti, riducendo la necessità di doverle estrarre in natura o reperire su un mercato ogni giorno più turbolento. Il tema sarà al centro di un talk che vedrà i saluti istituzionali di Giovanni Greco Presidente TECHEMET EUROPE, Stewart Prentice – CEO TECHEMET USA, Francois Imperiale – Sindaco di GUAGNANO, Stefano Minerva – Presidente Provincia di Lecce, Alessandro Delli Noci – Assessore Sviluppo Economico Regione Puglia e Luca Proietti – Direzione Generale Economia Circolare e Bonifiche MASE. Dopo gli interventi delle istituzioni spazio alla tavola rotonda che vedrà protagonisti Paolo Campanella – FEAD, Claudio Stefanazzi – Camera dei Deputati, Chicco Testa – ASSOAMBIENTE, Angelo Corallo – UNISALENTO, Danilo Bonato – ERION e alle conclusioni di Anselmo Calò – FISE.

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