«Senza l’inserimento nel DL Semplificazione dell’ottimo emendamento salva riciclo della Lega i rifiuti andranno in discarica ed inceneritori». Così Andrea Fluttero, Presidente FISE Unicircular (Unione Imprese dell’Economia Circolare), da mesi impegnata nella battaglia per l’end of waste, ha commentato la scelta del governo di ritirare dal DL Semplificazione attualmente al vaglio delle camere l’emendamento che avrebbe avviato a soluzione il problema del blocco delle autorizzazioni degli impianti di riciclo che permettono di trasformare i rifiuti in risorse (cosiddette autorizzazioni “end of waste”), cagionato da una controversa sentenza del Consiglio di Stato del febbraio scorso, che negava la possibilità a regioni e province di rilasciare autorizzazioni al riciclo”caso per caso”, ovvero per i flussi di rifiuti che non siano già disciplinati dai decreti sul recupero agevolato del 1998 o da appositi decreti end of waste stabiliti a livello nazionale o comunitario.
«Il settore del riciclo italiano – spiega Fluttero – leader a livello europeo e base sulla quale costruire la tanto decantata “economia circolare”, aspetta da quasi un anno una piccola e semplice modifica normativa che risolva il problema creatosi con la sentenza del Consiglio di Stato del 28 febbraio dello scorso anno. Il mondo produttivo che crede nell’economia circolare apprende con sorpresa, disappunto e grande contrarietà che il Movimento 5 Stelle impone alla Lega di abbandonare l’ottima soluzione proposta e che dunque il tema esce dal decreto “semplificazione” lasciando irrisolto il problema».
Un tema, quello del “blocco dell’end of waste”, oggetto nelle ultime settimane di una serie di opposte proposte d’intervento formulate dalle due forze politiche in seno alla maggioranza di governo, che sull’argomento hanno sempre avuto posizioni divergenti e che sembrano incapaci di trovare una quadra. «Dopo aver scampato il pericolo rappresentato da un complicatissimo e dannoso emendamento che il governo aveva presentato in manovra e poi saggiamente ritirato a seguito dell’azione di sensibilizzazione di associazioni di categoria, regioni e mondo ambientalista – osserva Fluttero – avevamo riposto grande fiducia nell’emendamento a firma dei Senatori Arrigoni e Brizarielli dalla Lega che avrebbe risolto in modo efficace il problema. Risulta invece paradossale che il M5S, che fa a parole dell’economia circolare una sua bandiera, nei fatti distrugga il tanto di buono realizzato in questi anni in Italia. Non risolvere il problema end of waste porta alla chiusura di impianti di riciclo, perdita di posti di lavoro, fuga all’estero di investimenti innovativi e di fatto alla riduzione dei quantitativi di rifiuti riciclati con l’aumento esponenziale dello smaltimento in discarica e negli inceneritori. Ci auguriamo ancora in un saggio ripensamento del Governo che diversamente agendo in questo modo si assumerebbe davvero la gravissima responsabilità di demolire un settore virtuoso per l’economia e per l’ambiente».
Basta ipocrisia! Il settore del riciclo ha sì delle eccellenze ma è anche pieno zeppo di attività illecite, autorizzate dalle Regioni (perlopiù del nord) negli ultimi 20 anni. I risultati sulla carta sono eccezionali: primi della classe in Europa, nonostante il sud arretrato!!! È evidente che qualcosa non quadra!
La verità è che, in tanti casi, i rifiuti vengono fatti magicamente sparire: quelli organici, se va bene, cambiano codice e finiscono in discarica o vengono bruciati in impianti non idonei, se va male vengono bruciati dove capita; quelli inorganici finiscono nelle buche, nei rilevati e nelle strade mischiati con quel poco di bitume o di cemento (vedi misti cementati) che consentono di evitare i test di cessione.
I trucchetti sono arcinoti a tutti, Autorità comprese, ma la politica ha troppo interesse a continuare a sventolare questo primato fasullo, di primi della classe in Europa: non esiste!.
Certe aziende, furbamente, hanno anche dato lavoro (consulenze, certificazioni, ecc.) agli ambientalisti rossoverdi ottenendone la (intellettuale) benedizione. I 5S, purtroppo, tendono a bloccare tutto, ma in questo caso hanno tante ragioni. Su altri temi ambientali ha ragione Salvini, speriamo che la capiscano!
Le Regioni hanno troppo spesso autorizzato end of waste senza valutazioni di merito. Se le autorizzazioni entrassero nel merito delle caratteristiche dei prodotti e della relativa destinazione, anziché contenere generici ed inutili richiami al rispetto delle leggi, le autorizzazioni sarebbero serie e il problema sarebbe risolto.
Non è così difficile emettere un provvedimento nel quale si puntualizzi che le autorizzazioni caso per caso rilasciate dalle Regioni, pena nullità delle stesse, devono contenere l’esatta individuazione dei prodotti (end of waste) con le relative caratteristiche ecologiche e ambientali.
È ovvio che l’interesse e le spinte a continuare come oggi sia forte. Che il mondo delle imprese sostenga questa posizione è ancor più preoccupante: vuoi vedere che la maggioranza …!
Politica e Istituzioni facciano quello che è giusto e la Lega non faccia la finta tonta!