Addio alla plastica monouso: il colosso del fast food presenta i nuovi packaging in carta riciclabile per una reale economia circolare
Ridurre l’impatto dell’utilizzo di imballaggi monouso nel settore della ristorazione veloce, privilegiando materie prime rinnovabili, riciclabili e riciclate, proprio come la carta. Un obiettivo virtuoso che McDonald’s ha deciso di raggiungere entro la fine di quest’anno grazie ai nuovi packaging ecofriendly, interamente in carta certificata e riciclabile, coronamento di un impegno verso la progressiva eliminazione della plastica monouso negli imballaggi. E così ha inizio il “Roadshow della Sostenibilità”, il progetto che sancisce l’impegno del colosso del fast food in tema di economia circolare, nato da un accordo fra McDonald’s Italia, Comieco e Seda International Packaging Group.
“La transizione ecologica è un processo che coinvolge ogni singolo cittadino e si costruisce promuovendo comportamenti positivi da parte delle aziende e dei cittadini, potenziando le collaborazioni tra pubblico e privato. Le aziende possono avere un ruolo fondamentale negli investimenti in innovazione che permettono di affrontare la sfida ambientale con soluzioni nuove e accessibili a tutti. Il progetto presentato oggi da McDonald’s, Seda e Comieco ne rappresenta un esempio concreto” ha dichiarato Vannia Gava, Sottosegretario alla Transizione Ecologica.
Da Roma, dove nel lontano 1986 fu inaugurato a Piazza di Spagna il primissimo ristorante McDonald’s, ha preso il via la prima tappa dell’iniziativa che coinvolgerà tutte le sedi italiane della grande M gialla. Un obiettivo raggiungibile anche grazie al prezioso contributo di FISE Assoambiente e Utilitalia, realtà da sempre impegnate nella raccolta e gestione degli scarti urbani. “Il settore dei rifiuti”, ha evidenziato il presidente FISE Assoambiente, Chicco Testa, “non rappresenta più solo un servizio pubblico essenziale per la gestione degli scarti urbani, ma è diventato anche una vera e propria fonte costante di approvvigionamento di materie (seconde) e di produzione di energia. Per garantire la transizione verso una reale economia circolare diventa oggi cruciale promuovere un sistema di gestione integrato, che dia la possibilità alle imprese di sviluppare un percorso di innovazione organizzativa e tecnologica, avendo come riferimento le esigenze delle future generazioni e un moderno ciclo gestionale dei rifiuti che risponda agli obiettivi fissati a livello europeo”.
Ed è proprio su questo percorso che si inserisce il “Roadshow della Sostenibilità”. I ristoranti McDonald’s, infatti, grazie a questo virtuoso progetto non saranno più solo un luogo di ritrovo, ma diventeranno un importante centro di educazione e sensibilizzazione al corretto comportamento di differenziazione dei rifiuti per milioni di consumatori affezionati. “Le azioni messe in campo da McDonald’s sono molto importanti e trovano il pieno supporto di Utilitalia, perché una corretta chiusura del ciclo dei rifiuti è possibile solo grazie all’impegno di tutti” afferma il vicepresidente di Utilitalia, Filippo Brandolini. “Un lavoro che presuppone un’adeguata organizzazione dei servizi, ma non può prescindere dalla presenza di impianti per il riciclo, in particolar modo per il trattamento del rifiuto organico, nonché per il trattamento delle frazioni non riciclabili. La raccolta differenziata e gli impianti non sono due elementi tra loro alternativi, anzi: i territori che registrano le percentuali più alte di raccolta differenziata e riciclo, sono proprio quelli in cui è presente il maggior numero di impianti. Secondo le nostre stime, per incontrare i target europei al 2035 che stabiliscono di raggiungere il 65% di effettivo riciclo e di ricorrere alla discarica non oltre il 10%, il fabbisogno impiantistico italiano ulteriore è di 5,7 milioni di tonnellate”.
A tal proposito, saranno implementate nuove aree di valorizzazione dei rifiuti in sala e nei dehors per facilitare una corretta raccolta degli scarti. Perché se è vero che l’azienda deve puntare a sistemi sempre più sostenibili e circolari, è pur vero che anche il singolo è tenuto a fare la sua parte. “Questa iniziativa ci rende davvero orgogliosi e aggiunge un importante tassello nel nostro percorso di attenzione alla sostenibilità ambientale. McDonald’s, come luogo di incontro di milioni di Italiani, può giocare un ruolo chiave nella transizione ecologica e contribuire a educare, sensibilizzare e velocizzare questo processo, a partire dalla corretta gestione dei rifiuti da parte dei consumatori” afferma Dario Baroni, AD di McDonald’s Italia.
“Oggi stiamo gettando le basi per un importante passo in avanti nell’attuazione dei valori e dei principi di una vera economia circolare. Riciclare il 100% del packaging in carta utilizzato nei ristoranti favorisce non solo un miglior impatto ambientale, ma soprattutto ha un grande valore sociale perché si basa sul coinvolgimento del consumatore che diventa protagonista attivo dell’economia circolare e quindi cittadino ancor più responsabile,” commenta Antonio D’Amato, presidente di Seda International Packaging Group. “Dal punto di vista della sostenibilità, questo progetto consente anche di dimostrare la superiorità ambientale delle stoviglie monouso in carta, che sarebbe meglio definire ‘usa e ricicla’. Infatti, come dimostrato dal più autorevole studio scientifico condotto in Europa da Ramboll e certificato dalla TUV tedesca, le stoviglie riutilizzabili emettono CO2 e particolato fine in misura superiore di 3 volte rispetto al packaging in carta usa e ricicla e comportano un consumo triplo di acqua potabile che arriva fino a 300 volte in più nel caso in cui si ricicla il 100% del packaging.”
Una sfida importante per McDonald’s: raggiungere entro la fine del 2021 il 100% di riciclo del packaging per favorire quel salto di qualità di cui il nostro ambiente ha bisogno. “Nel 2020 il tasso di riciclo degli imballaggi in carta e cartone ha superato l’87%, raggiungendo in anticipo gli obiettivi UE al 2030” dichiara Carlo Montalbetti, direttore generale Comieco. “Un risultato importante che non è stato condizionato dalla pandemia ma anzi è stato rafforzato dalle nuove modalità di acquisto e consumo che si sono affermate: l’e-commerce è cresciuto del 30% mentre il food delivery del 20%. Questo ha comportato un aumento significativo di imballaggi, soprattutto in carta e cartone, presenti nelle nostre case e proprio il packaging cellulosico è diventato ancora di più protagonista della raccolta, rappresentando oltre il 40% del flusso domestico. L’accordo siglato con McDonald’s e Seda International Packaging Group dimostra che anche nel campo della ristorazione informale è possibile costruire percorsi efficienti e sostenibili per recuperare e avviare a riciclo, attraverso la raccolta differenziata, una fibra come la cellulosa preziosa per l’industria del riciclo e sinonimo di sostenibilità”.
Differenziare con ironia? Difficile, ma non impossibile, soprattutto se a farlo è Frank Matano, volto della comicità italiana, scelto da McDonald’s per portare avanti anche sui suoi canali social attività di sensibilizzazione che indirizzino i cittadini verso comportamenti più consapevoli e attenti alla natura. “Su Instagram in genere parlo a un pubblico che va dai 15 ai 35 anni. Penso che non ci sia nulla di più attuale della sostenibilità, ne parlano molto di più i ragazzi su internet anziché chi di dovere. Mi fa molto piacere lanciare questo messaggio sui social e spero di farlo nel migliore dei modi” chiude Frank Matano.